Come previsto, la 5° tappa del Trofeo Campania Seven del 22 giugno, è slittata alla domenica successiva, quando saranno i cavalieri biancorossi della Pol. Sarnese ad ospitare quella che sarà l’ultima tappa di questo avvincente torneo. La mancanza di una società che organizzasse l’evento e i molteplici impegni delle partecipanti, hanno indotto agli organizzatori di concedere un turno di riposo alle squadre che sicuramente non vorranno mancare al Felice Squitieri di Sarno. Com’è noto, l’Avellino Rugby non parteciperà all’ultima tappa, in quanto sabato 28 giugno, in occasione dei festeggiamenti dei dodici anni di vita del club, costituito grazie alla passione del Presidente Roca nel 2002. Questa volta la società irpina proverà a fare le cose in grande, cercando di organizzare l’intera giornata all’insegna della palla ovale. Inizieranno la mattina i più piccini, la mista under 12 di Avellino e Salerno sfideranno i ragazzini terribili dell’Istituto Comprensivo Giordano Bruno di Nola, allenati dall’ex tecnico dei lupi Luigi Rea ed il Rugby Afragola, previste avvincenti sfide anche tra le categorie Under 10 e Under 14. Nel pomeriggio invece spazio ai più grandi, dove oltre all’Avellino Rugby che unirà le forze con il Rugby Salerno, parteciperanno sempre il Rugby Afragola ed ancora una volta i gemellati svizzeri del Rugby Club Würenlos. La formula sarà quella, adottata dagli stessi elvetici, la scorsa estate quando i biancoverdi parteciparono nel piccolo centro dell’Argovia (Svizzera tedesca) al Trofeo “Rugby meet Lacrosse”, ovvero un triangolare con due tempi da venti minuti a partita, anche questa volta, la terza, nella partita tra irpini ed elvetici ci sarà in palio il simbolico Trofeo (in stile Trofeo Garibaldi, che si disputa tra le Nazionali d’Italia e Francia un occasioni del VI Nazioni) che rimane in possesso per un anno del vincitore del match. Non finisce qui, nell’intermezzo ci sarà spazio anche per chi per ragioni anagrafiche han dovuto appendere le scarpette al fatidico chiodo, i cosiddetti Old, che si affronteranno in uncontro, che viste le numerose adesioni si prospetta molto interessante. Finite le partite, tutti a festeggiare all’interno del parco, succulenti stand gastronomici e fiumi di birra, non importa se italiana, svizzera o tedesca allieteranno la compagnia dei presenti. Come al solito, qualche notizia e curiosità sugli amici svizzeri, ce la fornisce il motore di questa solida amicizia tra avellinesi ed rossocrociati, il beneventano Angelo Olivieri, che ha militato in casacca biancoverde nella seconda e nella terza stagione del club di Roca (2003/04, 2004/05), come si dice in gergo, sarà l’ex di turno, Olivieri che collabora con lo staff della prima squadra, ci ha subito parlato della cavalcata trionfale del suo club, che dopo la retrocessione dall B alla C dello scorso anno, ha vinto meritatamente il campionato strapazzando nettamente gli avversari : ” Il campionato appena conclusosi è stato da record, su 18 incontri disputati li abbiamo vinti tutti, di cui ben 16 con il bonus, abbiamo avuto la migliore difesa del torneo con soli 17 punti subiti ed il migliore attacco con 671 punti inflitti agli avversari – ha poi proseguito elencando altri record infranti – la seconda classificata, il Grasshopper Zürich 2° Team, è arrivata con 29 punti di distacco per la cronaca: Zurigo ha perso la gara play-off per salire anche lei in Liga B contro la Chaux de Fonds, che lottava per restarci, merito di questo straordinario successo deve essere ascritto sicuramente al paziente ed instancabile lavoro del nostro allenatore sudafricano, Clive Colbert (supportato umilmente da me per i tre quarti e da Ritchie Phillips per la mischia) – ha quindi continuato, confermando che l’obiettivo della società del Presidente Oliver Wolf (assente per impegni lavorativi nella tourneè irpina) è stato centrato in pieno – Obiettivo raggiunto in pieno quindi: ritorno immediato in Liga B Nazionale, con l’intenzione stavolta di rimanerci stabilmente e farci le ossa per raggiungere risultati ancora migliori, purtroppo abbiamo perso qualche pezzo per strada per gli infortuni di Milan Kostic (2nda linea), Davide Mancina (tallonatore, in via di recupero) e Joel Brühlmann (tre quarti centro). Ma sono tutti infortune non di grave entità e contiamo di averli tutti disponibili per la ripresa del campionato di Liga B (che dovrebbe essere il primo w.e. di settembre o l’ultimo di agosto). Arriviamo a questo traguardo piu’ motivate di 2 anni fa, e daremo sicuramente molto piu’ filo da torcere ai nostri avversari – immancabile infine il riferimento alla salda amicizia che lega gli irpini e gli elvetici – Il triangolare di Avellino, oltre ad essere principalmente l’occasione di rinsaldare l’amicizia fra I nostri due clubs, servirà anche a tenere l’attenzione alta ed i muscoli in caldo in preparazione della nuova stagione” .

A proposito di Seven!

Il Brasile pazzo di calcio che per un mese sembra pensi solo al Mondiale, ha la sua eccezione. Ovale. E’ la nazionale di rugby a sette, da domenica sbarcata in Italia per preparare il Roma Seven, la prima uscita di una squadra che fra due estati dovrà difendere i colori del suo paese ai Giochi di Rio de Janeiro. “Questo è un torneo di alto livello, una bella sfida”, ammette il coach Andres Romagnoli (che però è argentino). “In qualità di paese organizzatore siamo già qualificati, quindi dovremo raddoppiare i nostri sforzi per arrivare all’Olimpiade con una squadra competitiva”. Fernando Portugal, il capitano, in Italia ha anche giocato: “Dal 2005 al 2007 a Segni. Sognavo da tempo di tornare qui con il Brasile”. — Fra gli avversari che il Brasile potrebbe incrociare, l’Italia del coach Andy Vilk, che a Roma si presenterà con la grande novità Mirco Bergamasco. “E non è una trovata pubblicitaria”, ci tiene a sottolineare Orazio “Bimbo” Arancio, che del rugby a sette italiano è il punto di riferimento. “Mirco è qui per le sue doti. E’ un giocatore che ci può far fare un passo avanti verso una maggiore competitività. Lo abbiamo accolto… sottoponendolo, come tutti, ai test. Che ha brillantemente superato, così come in soli tre giorni lavoro ha già colmato il gap che poteva avere sugli schemi. Si è messo in gioco correndo anche un bel rischio”. E Mirco che dice? Sogna l’Olimpiade? Troppo presto per pensarci. “Mi è stata concessa una possibilità, ora sta a me sfruttarla”, dice Bergamasco. “La maglia azzurra non è mai un regalo, bisogna sudarsela, guadagnarla e meritarla. Il Seven è un gioco più strategico e tecnico, gli automatismi sono diversi rispetto al XV. Con gli allenamenti di questi giorni è migliorata la comprensione e riusciamo a gestire meglio il campo”. Mirco e gli altri azzurri, al Roma Seven dovranno cercare di guadagnarsi un posto per il torneo FIRA di Mosca della prossima settimana. “Innanzi tutto, spero di essere all’altezza di questo gruppo. Poi spero di aprire un rapporto a lungo termine”. Come non è stato quello con Rovigo: Mirco, infatti, la prossima stagione non vestirà il rossoblù ed è ancora in cerca di una squadra, con trattative aperte su tre fronti. “Inghilterra, Francia – ammette – e anche Italia”. Italia, ma non Zebre e Benetton Treviso. Oltre al Brasile e all’Italia di Mirco Bergamasco, la tredicesima occasione del Roma Seven (si gioca venerdì e sabato) sarà l’occasione per rivedere il Sudafrica, vittorioso lo scorso anno, che ha scelto la Capitale per preparare i Commonwealth Games di luglio. In squadra anche Cecil Afrika, miglior giocatore delle World Series 2012. Ma a proposito di Series e di Rio de Janeiro, giova ricordare che fra meno di un anno inizierà la corsa alla qualificazione ai Giochi qualificazione olimpica — Ai tornei olimpici parteciperanno 12 squadre maschili e altrettante femminili. Quattro posti saranno delle squadre che chiuderanno le World Seven Series del 2015 ai primi quattro posti del ranking, poi verrà assegnato un posto per continente: l’Italia cercherà il suo pass nel circuito europeo FIRA. Ovviamente, se Gran Bretagna o Francia, per fare un esempio, resteranno fuori dalle prime quattro del ranking, sarà difficile competere. Senza contare avversari come Russia e Portogallo che hanno un programma seven di altissimo livello. L’ultima spiaggia (trattandosi di Rio…) sarà un torneo a 12 con le migliori squadre rimaste fuori dai vari tornei di qualificazione regionali. Insomma, di strada ce ne sarà da fare. E per una volta, tutte le strade dovranno portare a Rio.

 

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