Si respira aria amichevole sul Liguori. L’amicizia, che è pane del
rugby, si sente ancor di più quest’oggi. Il rispetto tra le società, quella
biancorossoblù dell’Amatori e quella bianco-celeste del Vesuvio, l’amicizia
personale tra molti delle tifoserie,  il cambio di casacca di alcuni torresi
e “vesuviani” avvenuti negli anni lo testimoniano. C’è fin troppa aria
confidenziale per una partita di campionato. E’ il dubbio che ha pervaso
alcuni dirigenti corallini in questa settimana. Che si prendesse la partita
sottogamba. E’ un’ipotesi che i tecnici torresi, Panariello e Stornaiuolo,
hanno voluto da subito affrontare negli spogliatoi. E’ partita. L’amicizia è
prima e dopo. In campo però, a noi servono i 5 punti per mantenere il
contatto con il gruppo di testa, bisogna vincere e non lasciar mai il dubbio
con un risultato in bilico. Date queste premesse, i corallini hanno da subito
spinto sull’acceleratore. Già al 3′ una meta di Barbato sbloccava il
risultato (5 – 0). C’era subito la reazione del Vesuvio che al 8′ riduceva
lo scarto con una punizione realizzata da Iovine (5 – 3). Nonostante questo,
non sembra che la nave cambi rotta. A condurre i giochi è sempre l’Amatori.
Ma è così. Lo deve fare. Per svariati motivi. Innanzitutto gioca tra le mura
amiche. Poi, il miglior piazzamento in classifica. Inoltre, la necessità di
non perdere contatto con il gruppetto di testa, composto oltre che dai
nostri, dalle due beneventane, US Benevento e IV Circolo, dall’Amatori
Napoli e dal Santa Maria Capua Vetere. Per cui, alla meta dell’ala
Capriglione giunta al 20′ (10 – 3) s’incomincia a vedere la luce. Ma il
rugby è uno sport di campo. Vogliamo intendere con questo, che nessuna
partita è mai vinta prima. Ce lo ricorda ancora una volta il Vesuvio, che al
26′ sfruttando un’altra punizione comminata dal signor Russo di Caserta ai
danni dei torresi, riduce ancora le distanze (10  a 6).La svolta alla
partita si ha nel giro dei 6 minuti finali della prima frazione. Prima il
terza linea Enzo Bulldozer Russo, sfruttando un buco nello schieramento
avversario, ci si infila alla sua maniera e travolgendo di potenza tre
avversari (15 – 6) va in meta e poi allo scadere Borrelli, quest’oggi non
felice dal piede (o su quattro le trasformazioni fino a quel momento),
realizza comunque la fatidica quarta meta. (20 a 6). All’inizio del secondo
tempo,  i tecnici torresi iniziano il valzer delle sostituzioni. Al 5′ un
altra punizione riavvicina il Vesuvio (20 a 9) ma, il divario di 11 punti
tiene al sicuro i corallini. A chiudere completamente i discorsi, è la meta
al 8′ di Di Gennaro che fuggendo lungo la linea laterale, fredda gli
avversari depositando la palla al centro dei pali. La facile
trasformazione di Borrelli fa allungare ancora l’Amatori (27 – 9). Archiviata
questa partita bisogna pensare oltre. L’ultima fiammata del Vesuvio al 14′
quando Iovine (suoi tutti i punti della squadra ospite) riesce a violare con
la meta e la successiva trasformazione (27 a 16) l’ultima volta la difesa
torrese. Lo stesso Iovine non visto dall’arbitro, si macchia, di un gesto
nei riguardi degli avversari e del pubblico avverso. Gesto sanzionabile con
il rosso diretto. Noi lo liquidiamo come antisportivo e soprattutto
altamente inopportuno, nei riguardi di tifoserie che pur di colori diversi,
vedevano e commentavano la partita fianco a fianco. Caro amico, lasciali ad
altri sport …Continua la ridda di sostituzioni da parte dei tecnici
corallini che, consci del tour de force che aspetta i corallini alle
prossime partite, immettono forze fresche. E così al 70′,  proveniente dalla
panchina, a realizzare è Carlo Speedy Esposito che fissa il risultato sul
finale di 32 a 16.

 

Formazione: Sorrentino (73′ Raia), Barbato (65′ Esposito),
Borrelli, Filippi, Capriglione (63′ Brazzarola), Lopez, Festevole,
Calabrese, Russo, Di Gennaro (71′ Ciliberti), Finelli (60′ Formicola),
Napolitano (43′ Balzano), Varriale, Dongiovanni (43′ Di Donna),
Orecchio