Iniziamo dal finale. Banca Cras difende con i denti l’esiguo vantaggio. Si gioca da oltre 44′ minuti (alcune interruzioni hanno costretto l’arbitro al recupero); punizione per Jesi sul limite destro del campo. I marchigiani giocano la palla velocemente, non c’è tempo da perdere: due passaggi verso il centro, verso il pilone Marzioli: alla sua destra un deserto (senese): quattro attaccanti contro un solo difensore. L’affanno, però, è un pessimo consigliere. Marzioli, da brava prima linea, va dritto: il difensore senese lo blocca; la palla è persa. Mischia per Siena. E’ la fine. Il XV di Biagioli ottiene così la sesta vittoria consecutiva su sei partite disputate. Una partita dal valore doppio, contro una delle più accreditate pretendenti alla promozione. Per i padroni di casa questa partita rappresenta un vero spareggio per continuare ad alimentare le speranze di promozione: due passi falsi casalinghi – una sconfitta con Firenze RC e un pareggio con Terni – hanno fatto rotolare il XV marchigiano dal primo al quarto posto della graduatoria. La piccola tribuna coperta dell’impianto è quasi colma: Jesi, città di campioni dello sport (Trillini, Vezzali, Mancini: bisogna continuare?), è anche la capitale ovale delle Marche.
I bianconeri iniziano col piglio della prima della classe e già dopo 3′ vanno vicinissimi alla meta. Una bella rolling maul consente a Mondet di incunearsi nella difesa avversaria ma il passaggio decisivo è inficiato da un piede sopra la linea bianca. Dopo lo scampato pericolo Jesi viene fuori pian piano. Il campo, gibboso e fangoso, non consente grandi giocate; i rimbalzi dell’ovale, se si vuole, sono ancora più imprevedibili del normale. Proprio da un errore provocato dal fondo nasce l’azione della prima meta senese. Mischia per i senesi sulla linea dei 22 all’altezza dei pali: l’ovale esce velocemente, Mondet calcia un grubber per favorire la corsa di Buonazia; l’ala raccoglie, resiste al placcaggio e schiaccia in meta. Mondet trasforma da posizione difficile (7-0). Jesi prova a reagire ma la difesa di Siena sale bene e copre i varchi. Neppure l’espulsione temporanea di Carmignani (stamping, 33′) modifica l’inerzia del match. Anzi, è Siena che si fa pericolosa con una rolling maul negli ultimi momenti di gioco.

jesi-siena2011_1La ripresa è completamente diversa. Jesi torna in campo determinatissima, mentre Banca Siena non riesce a esprimere altrettanta convinzione. Al 1′ Iacob centra i pali su punizione; il rientro di Carmignani non modifica l’andamento della partita. Jesi si affida a un gioco sicuro: le cariche delle possenti terze linee fanno male; l’estremo Feliciani, pur acciaccato, dirige il gioco con sicurezza. Siena soffre, e molto. All’11’ un clamoroso in avanti vanifica una meta praticamente fatta. Il pubblico, numeroso  e corretto, incita a gran voce la squadra. La palla non esce dai 22 senesi; la capitolazione, nell’aria, avviene al 16′ quando la terza linea Liberatore depone al di là della linea bianca una progressione inarrestabile del pack. Iacob fallisce la trasformazione da facile posizione (8-7). Dopo uno sforzo del genere Jesi rifiata e Banca Cras ne approfitta per reagire. Al 22′ i bianconeri si fanno nuovamente vedere nei 22 avversari, dai quali erano scomparsi da tempo. Il baricentro del gioco si sposta intorno al centrocampo. Proprio da una di queste fasi nasce la zampata decisiva. 26′: Buonazia contrattacca, trova spazio e corre in avanti, guadagna metri metri preziosi, prima di essere fermato; il sostegno senese consente di proseguire l’azione; due raggruppamenti (il secondo a un passo dai pali): Pieri trova un varco e segna. Banca Cras torna a condurre (14-8).

jesi-siena2011_6La reazione è ancora una volta veemente. Jesi si riversa in avanti a testa bassa, con una determinazione furiosa non supportata però dalla necessaria lucidità. La difesa di Banca Cras è affannosa; una vera tempesta di colpi, violenti ma imprecisi, si abbatte sulla trincea senese. Scontri acri ma corretti si susseguono senza soluzione di continuità. E’ un match emozionante; l’impegno dei giocatori totale. L’affanno non aiuta certo i marchi che commettono sempre un piccolo errore che rovina i loro sforzi. I minuti trascorrono lentissimi, ma inesorabili. Fino alla conclusione.
Mai la squadra senese era volata così in alto. Grande, ovviamente, la soddisfazione del gruppo senese, che festeggia una delle più belle vittorie mai ottenute fuori dalle mura dell’Acquacalda. Frutto di una condotta di partita cinica (Siena nel secondo tempo si è costantemente difesa) e alla capacità di lottare senza arrendersi. In questo momento davvero bello per il movimento ovale senese Antonio Cinotti dedica la vittoria a Mirko Monaci, il giovane giocatore del Siena RC scomparso un anno fa. Grande, ovviamente, la delusione dei marchigiani, che hanno speso tesori di fatica e di impegno senza raggranellare nulla e che possono giustamente imprecare con la malasorte che li ha visti puniti ben al di là dei loro demeriti. (sienafree)