In una giornata a tutto rugby in quel del Pino Valle, la popolare Union non stecca la prima. Rilancia un match difficile e scorbutico. Di fronte l’Amatori Genova. Già un settore giovanile di livello ora rinforzato a livello di prima squadra, promossa d’ufficio, mediante un accordo che porta in campo molti giocatori di ambito CUS Genova. Non i migliori clienti, insomma. Arbitro fiscale e teatrale, inizialmente da rivedere sulla gestione della mischia ordinata. La quale, da subito, è di marca unionista. Supremazia netta e tanti saluti.  Minuti iniziali e si capisce che si cerca il gioco aperto. Ne rampollano delle punizioni, ma Parodi per i genovesi, Dal Piaz e Castaldo per i corsari non hanno ancora la tomaia calda. Finalmente la Union riesce a giocare in modo manovrato direttamente nello sgabuzzino degli avversari. La mette sulla forza pura e la competenza del breackdown. E la mette bene perché Masetto va in meta al largo, non trasformata. Il pubblico, veramente numeroso e caldo, inizia ad esaltarsi. La reazione genovese, ancora alla mano, costa un giallo al pur mite De Masi. Antigioco. L’ala ponentina si accomoda mestamente tra i puniti. Reagirà con carattere. E l’Amatori ne approfitta, da touche a mischia a meta, però trasformata da Parodi, che è, in effetti, un buon calciatore. Il primo tempo si chiude con una galoppata alla bandierina di Roggero: passato da centro ad apertura, va in regia e gioca anche per sé stesso, mentre Calzia, neofita per la posizione di numero 10, va a dar dinamismo all’attacco. Una delle molte mosse utili del tecnico Masson.

Tra il primo e secondo tempo Felipe De Castro inizia ad arringare i corsari. La chiosa ce la mette Masson. Si vede subito con il marchio di fabbrica locale: la maul avanzante è indifendibile per Genova. Masson schiaccia in meta. L’arbitro non convalida subito. Beh, non c’è ancora il TMO al Pino Valle, si rimedierà. Ma c’è un guardalinee competente che assegna la meta, non trasformata da Roggero. 10-7.

La rimessa genovese frutta due calci del solito Parodi: produttivi e concreti, vanno in vantaggio. Primi cambi. Nella Union escono un Moschetta all’esordio come tallonatore, bravissimo e senza tema e il concreto Ferrua. Quest’ultimo rimpiazzato da Bellifiori, mentre a tallonare arriva “il barba” Barbotto. Un’arma letale. Infatti un reverse pass di Roggero innesca proprio il fresco Barbotto che penetra come il coltello caldo tra il burro della difesa avversaria e propone una conquista che porta in meta Sylvain Masson. Spettacolo puro e pubblico in delirio. Calzia, che è calciatore educato, anche se non potente, trasforma. 17-13. E sarà poi la volta del capitano coraggioso Paolo Novaro, che batte il ferro con esperienza e va quasi in mezzo ai pali. Altra trasformazione. Genova non ci sta, crea  pressione. Entrano forze corsare fresche, il redivivo Minniti e Battistotti, esce Castaldo, il metronomo. Va Dal Piaz in regia, ma si perde qualcosa in difesa. Dal Piaz davvero superlativo, tra l’altro. E così poco argine. Genova riesce a mettere in moto l’estremo Gallantini, che schiaccia. Ovvia anche la trasformazione di Parodi. 24-20. Manca poco. C’è tensione da ambo le parti. Chi segna vince. Non con un calcio di Calzia, che pure andava per il macinato. Ci vuole qualcosa di pesante. E la trova Barbotto, ancora, messo in moto da uno squarcio di quel gioco spumeggiante che è ormai un piano preordinato nel mondo ovale ligure occidentale. La trasformazione, pur mancata, chiude la partita. 29 a 20. Vittoria, cinque punti, missione compiuta, collettivo capace di superare assenze di ogni tipo e margini di miglioramento sicuri. Campionato lungo ed avversari classici. Non c’è tempo da perdere. Il 25 si va a Savona ed il primo novembre Cuneo in casa, da non mancare…

SERIE C/1 – GIRONE D – POULE 2 – NAZIONALE (I GG.)

CFFS Cogoleto & Province dell’Ovest – Cuneo Pedona  36/10

R.C. Spezia – Savona Rugby  16/27

Union Rugby Riviera – Amatori Genova 29/20

CLASSIFICA GENERALE: Cffs Cogoleto & Province dell’Ovest ed Union Riviera punti 5, Savona 4, Cuneo ed Amatori 0, Spezia – 8.

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