Nel corso dell’assemblea associativa tenutasi a Parma il 28/12/2014, dopo il derby tra Zebre e Benetton, l’Avv. Federico D’Amelio ha infatti “passato il testimone” a Matteo Barbini.

D’Amelio (ora vice-presidente), chiamato nel 2012 ad assistere i top player italiani nella costituzione di un’associazione effettivamente rappresentativa dei loro interessi, dapprima ha dato vita a GIRA e poi l’ha presa per mano ed aiutata a strutturarsi e ad avviare una serie di attività importanti ed apprezzate dagli atleti. Il Legale (noto in Italia per le sue conoscenze in diritto e management sportivo e partner del network legale “GDLegal”) tenuto conto anche dei traguardi raggiunti da GIRA e dei suoi prossimi obiettivi, ha ritenuto, d’accordo con i giocatori, di rivestire un ruolo più tecnico e meno “istituzionale”.

Matteo Barbini (ex giocatore della Nazionale, assicuratore specializzato nel mercato internazionale, per anni impegnato professionalmente a Londra) ora guiderà la nuova fase della vita associativa, volta a consolidare quanto già fatto e a varare nuovi progetti di sviluppo. Barbini, che viene da una famiglia di rugbisti (il padre Gianfranco è stato una colonna del Petrarca degli anni ‘80 ed il fratello Marco, terza linea del Treviso, è stato appena convocato in Nazionale, ndr), è molto conosciuto nell’ambiente del rugby, a tutti i livelli, e in questi due anni ha gestito i rapporti con le associazioni giocatori straniere, in particolare con IRPA ed RPA, e curato l’area “assicurazioni e tutela della salute” di GIRA.

“Sono molto soddisfatto del lavoro svolto in questi due anni con i ragazzi, ho trovato in loro persone motivate e capaci. Stiamo colmando, passo dopo passo, varie lacune del sistema, e vogliamo che il rugby italiano progredisca e resti agganciato alle realtà professionistiche straniere”, afferma D’Amelio. “Certo”, conclude il legale, “fino a che dai giocatori italiani si pretenderà professionismo, volendoli disciplinare come dilettanti, i margini di crescita non potranno che restare limitati”.

“E’ il momento di un cambio di ritmo da parte degli addetti ai lavori nelle scelte politiche e tecniche” sostiene Barbini, “altrimenti ci troveremo relegati ad una distanza tale dai colleghi stranieri da vanificare buona parte dei risultati ottenuti nell’ultimo decennio”. “Chiediamo dialogo, condivisione e concretezza da parte della FIR e delle Società Sportive, con le quali vogliamo confrontarci per il bene del rugby italiano”, rilancia il nuovo presidente.

GIRA, forte del mandato di rappresentanza ottenuto a novembre dal 100% dei giocatori della nazionale, nel 2015 continuerà nelle sue attività e nelle sue vertenze, in base alle linee guida che l’assemblea dell’associazione ha fornito e che il consiglio direttivo si è impegnato a concretizzare.

10947221_591035704374290_4085228248284126604_n