Di Amalio Friano

Sullo sfondo della grande attesa della prima partita casalinga del 6 nazioni all’olimpico con l’Inghilterra, siamo arrivati alla IV giornata di ritorno del campionato e la situazione è pressochè la stessa delle precedenti, per le squadre che vi concorrono. Come accennato già in articoli precedenti alcune squadre hanno problemi di campo e tale difficoltà, si protrarrà per tutto il campionato, anche se l’augurio è quello di risolvere al più presto tale handicap. Sono note le vicende dei Wasps Stabia,che si sono ritirati, probabilmente a causa di fattori come la mancata omologazione del campo, e forse il mancato aggancio in classifica ad una posizione che permettesse loro di proseguire nel cammino intrapreso 6 anni fa,o soprattutto psicologicamente. Quasi certamente i vesponi, demotivati, senza stimoli esterni, hanno ceduto e preso la drastica decisione di abbandonare. Sono inconvenienti, nel nostro sport, possibili e frequenti, data la cronica mancanza di campi, di strutture e  di sponsor. Al proposito riportiamo le dichiarazioni di S. Lucia, coach del Nuceria: ”La notizia del  ritiro dello Stabia dal campionato,  ha amareggiato fortemente tutto l’ambiente Rugbistico Campano, ma ha fatto ancor piu’ male a chi nello Stabia aveva creduto ed all’ambiente Wasps aveva dato tanto. I sei anni dei Wasps sono stati una ventata di novita’ nello stagnante ambiente Rugbistico Campano, tanto da creare anche tante critiche da chi invece voleva che non ci fosse innovazione nell’ambiente.
Critiche che, con la chiusura dei Wasps, potrebbero far pensare che fossero giuste, ma che invece, in questi anni sono state tutte contraddette dai fatti, infatti tutte le squadre Campane hanno e stanno utilizzando, tecniche multimediali per farsi conoscere e per rendersi visibili. Ma si sono sperimentate anche logiche di alleanze, prima non considerate.  Sono tante le cose che hanno apportato al movimento gli Wasps, che chiaramente non hanno inventato loro, ma che non si utilizzavano prima nel nostro movimento. Farne un elenco ora, non mi sembra logico, perche’ potrebbe sembrare un elogio alla scomparsa degli Wasps, mentre e’ solo un momento negativo, che il tempo, le alleanze e la buona volonta’ potrebbero trasformare in un altro “esperimento innovativo” delle Vespe …  Certamente non posso essere io a valutare ne il passato ne il futuro degli Wasps, troppo coinvolto, essendone stato uno dei creatori e ricevendone ad oggi l’affidamento di alcuni dei Rugbisti.
Ne sono onorato, specialmente perche’ la maglia GialloNera degli Wasps, non l’ho indossata, ma insieme a tanti amici l’ho cucita …”
….. ci auguriamo che il Vesuvio rugby che ha gli stessi problemi, non abbia faccia la stessa fine. Ci piace, però, ricordare il bel gesto che hanno fatto agli amici del Pomigliano, ai quali hanno regalato una loro maglietta firmata da tutta la squadra per ringraziare del prestito del campo da inizio stagione. Questi segnali vanno oltre la stessa partita, sono chiari messaggi di sportività, e mantengono vivi i valori dello sport, andando oltre ogni classifica.
Veniamo al campionato: le squadre di vertice, nell’ultima giornata, hanno portato tutte a casa un risultato positivo, tranne il IV circolo che ci ha rimesso il IV posto proprio dall’amatori Torre, e l’Alcott Napoli, che ha perso con il Benevento. Alcune squadre, come il Nuceria hanno dei risultati più lenti, perchè il lavoro che stanno facendo i coach come Salvatore Lucia porta dei risultati sul lungo periodo, perchè i ragazzi hanno bisogno di tempo per maturare ed emergere: è così per qualunque squadra di rugby neonata in un campionato di serie C come il nostro, che proprio quest’anno sta esprimendo un alto livello tecnico come non si vedeva da anni. Il fatto certo è che un lavoro così fatto porta risultati più lenti, ma sicuri e costanti, e si vedranno certamente negli anni a venire quando tutte le squadre avranno un livello omogeneo di esperienza, tecnica e tattica, nonchè psicologica, perchè si sa il rugby prima si gioca con la mente e poi con le gambe. Insomma i sacrifici nel rugby non sono vani, il gruppo alla fine verrà fuori perchè si sta lavorando bene, ed il coach è conscio di percorrere la strada giusta, sta costruendo basi solide sulle quali far crescere la squadra. Dicevamo di un alto livello tecnico del campionato e questo soprattutto a causa della presenza di 2 società Beneventane che ne hanno, appunto, elevato il valore, dato che hanno disputato campionati in serie maggiori, ed hanno partecipato a franchigie con i gladiatori Sanniti. Pur tuttavia, a dispetto dell’ equilibrio degli scorsi campionati, quest’anno la classifica è spezzata in 2 tronconi: nella parte bassa vi sono società con poca esperienza, come il Nuceria e l’Avellino,o blasonate come l’ Afragola che quest’anno non si stanno esprimendo al meglio,o il Vesuvio con problemi logistici come prima accennato. Di contro nella parte alta c’è una lotta accanita per il…. 2′ posto, si perchè il clan da qualche anno a questa parte  sta uccidendo il campionato, per dirla come i calciatori. In tutti i casi le squadre di vertice si sono tutte esaltate e promettono battaglia ad ogni gara, perchè quello Campano resta un torneo di buon livello, che promette spettacolo fino alla fine. Riparte quindi il campionato di serie C, con la quarta giornata di ritorno, la capolista Rugby Clan ospita il lanciato Amatori Torre, reduce da tre vittorie consecutive, sullo stato di forma dei corallini, sperano le inseguitrici Usr Benevento di scena a Pomigliano contro la Partenope che dopo il balbettante avvio sta ritrovando lo standard dei giorni migliori, e l’ Alcott Amatori Napoli che riceve l’ Avellino, Salerno invece fa visita all’ Afragola, chiude Nuceria – Vesuvio, partita che si prospetta all’ insegna dell’ equilibrio. Riposa il IV Circolo, in quanto essendosi ritirato i Wasps Stabia il campionato proseguirà ad undici squadre.

Rugby Clan SMCV – Amatori Torre
Partenope Pom – Usr Benevento
Amatori Napoli – Avellino Rugby
Rugby Afragola – Rugby Salerno
Rugby Nuceria – Rugby Vesuvio
Riposa IV Circolo