Da Ladies Rugby Club:
Lunedi la RFU ha sootoscritto i primi contratti professionali delle storia del rugby femminile inglese per 20 giocatrici della nazionale inglese 7s, tra cui 12 membri della squadra che ha trionfato in Coppa del Mondo, come il capitano Katy Mclean, Emily Scarratt, Marlie Packer e Heather Fisher.

Catherine Spencer, che ha guidato l’Inghilterra alla finale Rugby World Cup persa in casa nel 2010 ed adesso anche opinionista per il rugby femminile su Sky Sport crede che anche il rugby a XVs in futuro dovrà seguire quella strada, ma che c’è ancora bisogno di costruire la qualità del gioco e delle strutture prima che contratti pro possano essere offerti alle giocatrici.

“Avremo il Rugby Sevens alle Olimpiadi del 2016 e ci sono già giocatrici di tutto il mondo che sono pagate per giocare il Sevens”, ha detto la Spencer a Sky Sport.

“Questo è ovviamente legato alla partecipazione alle Olimpiadi, per il il XVs invece penso che siamo ancora un po’ lontani dal professionismo anche se probabilmente arriverà in futuro. Penso che abbiamo bisogno di costruire un gioco di qualità nei club in Inghilterra per prima cosa, se vogliamo sperare di diventare professioniste un giorno, per attirare più spettatori e si spera più sponsor. Solo allora potrà essere un’opzione praticabile.

Abbiamo un buon numero di club che giocano a rugby in Inghilterra e una Premiership competitiva, ma per me il prossimo passo è proprio quello di creare una strategia per attirare più persone alle partite dei club e non solo a quelle della nazionale.”

La Spencer ritiene che sebbene i club di rugby a XVs in Inghilterra non siano professionisti, la RFU ha creato un ambiente di lavoro di prima classe nel quale operare per la maggior parte delle giocatrici.

“In termini di nazionale femminile in Inghilterra, la struttura di supporto e il modo in cui è disciplinata dalla RFU è incredibilmente buona” ha continuato l’ex capitano, “l’Inghilterra è probabilmente una delle nazioni più supportate in tutto il mondo, quindi, anche se le giocatrici non sono pagate hanno un ambiente molto professionale che le circonda e questo è molto importante.

Penso che giocare a tempo pieno dovrà essere fatto al momento giusto e in particolare nel XVs. Io non credo che ci sarebbe alcun problema in Inghilterra a pagare le giocatrici anche se non ci sono altri paesi in tutto il mondo, che lo fanno.

“Penso che potrebbe accadere in futuro, ma in realtà è che il gioco delle squadre deve ancora svilupparsi molto prima di poter pensare al professionismo.”

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