Dal sito del Rugby Cernusco:

Il Cernusco con obbligo di vittoria si impone a Dalmine con il Bonus, non subisce mete e si lancia a tutta velocità per la volata finale. La tappa di Dalmine era una delle più dire di questo giro, ma il Cernusco in gruppo è riuscito a superare le difficoltà altimetriche grazie al traino della locomotiva del sud e in discesa è stata abile a lanciare la volata con Coropcean ancora decisivo come sette giorni fa a Gussago e imbattibile allo sprint.

Inzia bene il Cernusco ma il Dalmine è fatto di acciaio e ad ogni azione dei Runners la difesa imbriglia Assandro e compagni che non riescono a trovare i giusti punti di riferimento. Vagliani preme sull’acceleratore e Amore prova con i suoi calci a dare spazio ai 3/4 ma nonostante una buona pressione offensiva il Cernusco non mette punti a referto anche se la difesa è di tutto rispetto e il Dalimine per buoni tratti di gara è isolato nella sua metacampo.
Il gruppo Cynar e la panchina fremono ma nell’aria le banderuole dicono Cernusco. La mischia con il passare del tempo e delle touche prende le misure e anche nei punti di incontro la pressione dei padroni di casa diminuisce. Appena le maglie di acciaio di allargano come una furia Vitaly le percuote e il Cernusco cosi guadagna spazio con Testa e Campanale che iniziano a pungere e Rescingo che gioca all’autoscontro. Il finale di tempo è tutto per i runners che però riescono solo a fare una meta con il Buran Vitaly gettando però al vento alcune facili occasioni.

Nella ripresa il Cernusco ha capito l’antifona, e il generale Gazza sistema la questione richiamando la sua truppa alla concretezza sistemando qualche pedina sul campo di battaglia come Nelson a Trafalgar. Rescigno recepisce al volo le indicazioni e comincia a seminare il panico tra le linee avversarie che colpite sul vivo offrono il fianco a Vitaly che le punisce ad ogni ripartenza. La mischia macina metri e arrivano anche le mete. Una, due e mancano ancora dieci minuti.
Il generale controlla il suo orologio, richiama le truppe stanche dal fronte e su indicazioni del tattico Lasorsa dal pozzetto manda in campo le sue forze speciali. Il Giuduce Falcone e Faina suonano la carica finale e attaccano alla perfezione la linea maginot eretta dallo stremato Dalmine costretto a capitolare ancora due volte. Il Cernusco esulta, la battaglia è vinta e il bonus in tasca fa sognare ancora la capolista.
Il manuale del rugby, il “Cerutti”, dice  che per essere una vera capolista serva essere cinici e capaci di sfruttare le fasi di gioco nel momento giusto. Il Cernusco impegnato in queste ultime giornate anche se non è ancora da manuale si avvicina sempre di più al modello da combattimento nella testa del Generale Gazzoni che, sotto i suoi baffi di ghiaccio, nasconde un piccolo, impercettibile ghigno…

Dalmine 6 – Cernusco 29 (3-7)
Campanale (Faina) , Rescigno, Coropcean, Testa, Sironi (Decaro), Amore (Falcone), Vagliani, Assandro (cap), Chiesa (Scaglia), Barbieri(Filippis), Giannubilo, Barisione, Petretta,travaini ( caserini ), Mucci.

Mete : Rescigno, Coropcean (2), Faina, Falcone

TR. chiesa (2)

Best player: Faina, anni azzurri
Fc award: Coropcean,  il drop garantisce grandi gioie
Mani di pietra: Sironi

Le pagelle della Regina

Campanale 6: riscatta le incerte prese al volo della settimana scorsa dando sicurezza al proprio reparto e visto anche il bombardamento a cui è sottoposto dall’apertura del Dalmine, cerca spesso di proporsi e calcia splendidamente….senza una scarpa.

Sironi 6: anche lui meglio di settimana scorsa, anche se ancora non ha capito bene come posizionarsi sulle prese al volo.

Corpocean 6,5: sguscia come sempre in mezzo agli avversari, il campo piccolo gli lascia poco spazio ma trova come sempre la via per segnare.

Testa 5,5: con quel fisico li dovrebbe abbattere gli avversari come birilli e aprire la via allo Zar Vitaly, peccato corra sempre storto.

Rescigno 6,5: trova di fronte difensori arcigni e risoluti…meglio si diverte nel gioco degli autoscontri guadagnando sempre molti metri.

Amore 6: saggio nel primo tempo quando varia bene il gioco al piede e alla mano.

Vagliani 6: ha il compito di tenere la palla il più lontano possibile dai punti di incontro per non avvantaggiare la difesa del Dalmine, lavoro che da i suoi frutti nel secondo tempo quando i road runners decidono di accellerare.

Assandro 6: carica sempre bene la difesa del Dalmine che però spesso gli chiude la porta in faccia, combina un bel pasticcio assieme a Mucci e sul controcampo quasi il Dalmine pareggia, sempre bravo però a tenere i suoi calmi focalizzandoli sulla missione da compiere…i 5 punti.

Chiesa 6: bravo in alcuni casi e attento a pulire il pallone e a giocare vicino ai raggruppamenti. Comico quando rincorre il pallone impazzito e anzichè annullare fa uscire il pallone in rimessa laterale sui 5 metri.

Barbieri 6: solita attenta difesa che spegne sul nascere le velleità del Dalmine, esce solo per stanchezza.

Barisione 6,5: dirige con sapienza la Raf e infatti il Ce in touch soffre solo per i propri lanci storti, mette anche pressione sul saltatore avversario, bene anche nel gioco di movimento!

Giannubilo 6,5: completa la coppia con Barisione, uno gioca al largo l’altro preferisce navigare nei ruffi, non sbaglia nulla in touch e finisce giocando terza linea.

Mucci 5,5: fatica tantissimo nel gioco aperto, si riscatta però in mischia chiusa. Parlasse meno e entrasse più duro sugli avversari…

Travaini 5,5: ottimo in mischia chiusa e anche vicino ai raggruppamenti, peccato al lancio dove non è preciso come nelle ultime due uscite.

Petretta 6,5: non soffre il suo diretto avversario che è bello tosto e in più prova sempre a prendere metri. Spostato a terza linea nel secondo tempo è uno di quelli che suona la carica.

Caserini 6: entra e non sbaglia ne i lanci ne le mischie chiuse. Ottima prova e tanta sicurezza.

Falcone 7: entra e inventa due mete una per se e una per Faina, che impatto!

Faina 6,5: entra per Campanale e dirige il reparto arretrato con sicurezza e tanto stile. Segna anche una splendida meta che gli regali il M.o.m.

Filippis 6: entra in una fase cruciale del match e fa il suo con grande spirito.

Scaglia 6: entra a match messo in ghiaccio, utile però nelle ultime mischie chiuse e a rallentare il gioco dei dalminesi che voglio segnare a tutti i costi.

De Caro 6: torna dopo tanto tempo, si fa vedere per due o tre buone entrate.

La Mattina 8 (di stima): non entra per scelta tecnica, a lui va tutta la stima della squadra, si rifarà sicuramente.

Feggi e Brambilla 10 (e un grazie): vengono fino a Dalmine per poi andare in tribuna, da parte di tutta la squadra un GRAZIE (maiusocolo)!

Gruppo Cynar 10+: numerosissimo e rumorosissimo…sembrava di stare al Castello!