Leader dello spogliatoio, il centro torna in campo dopo l’infortunio:

Quattro mesi lontano dai campi. ‘Troppi per un rugbista’, confessa Christian. Figurarsi allora, abbandonarli del tutto. ‘Già, mi ero ritirato ufficialmente tre anni fa, ma è così difficile rimanere lontano dai campi di rugby. E con questi stimoli poi…’. Allora, palla in mano alla vita. Deciderà lei. ‘Voglio continuare a giocare fino a quando il lunedì mattina riuscirò ad alzarmi dal letto in autonomia…’. Un movimento che a Christian Greggio riesce ancora bene, considerato che alla soglia dei 39 anni e con infortunio al crociato patito in ottobre, la voglia di ritornare sul terreno di gioco domina ancora lo spirito del centro gialloblu. E con una seconda parte di stagione ormai alle porte, la sua esperienza, unita alla tenacia che lo ha sempre accompagnato, sarà una freccia in più da scagliare verso il grande bersaglio stagionale del Frassinelle.

Christian, come procede il recupero?
Molto bene. Dopo l’incidente con il Cus Ferrara e l’operazione in novembre, ho ripreso a correre dopo le festività natalizie. Conto di tornare in campo a fine gennaio, anche se solo per uno scampolo di partita’.

Pronto per la seconda parte di stagione. Come giudichi il cammino dei tuoi compagni in campo?
‘Il giudizio è positivo, senza la penalizzazione saremmo in testa da soli. La squadra si merita un bel 7 e mezzo. Preferisco tenere un basso profilo, per poter poi assegnare il voto massimo a fine campionato’.

E fuori dal rettangolo verde?
‘Un bel 10 ai ragazzi per l’impegno e lo spirito dimostrati. Ai senatori si è aggiunto un gruppo di giovani che ha alzato il livello di competitività e la voglia di fare squadra. Spesso trascorriamo il tempo insieme anche fuori dal campo. Un mix ben riuscito direi, merito anche dei due coach’.

Scontato, dunque, l’obiettivo stagionale.
‘L’obiettivo stagionale è fin troppo chiaro, la promozione. Abbiamo squadra, allenatori e società di un’altra cilindrata rispetto alle dirette concorrenti, dobbiamo solo continuare quello che abbiamo iniziato e crederci fino in fondo’.

Senti le responsabilità del tuo ruolo di senatore a Frassinelle?

‘Sinceramente no. Non mi pesa essere un giocatore esperto e potenzialmente visto come un punto di riferimento per i più giovani; anzi, mi lusinga e mi spinge a impegnarmi ancor di più per essere un buon esempio’.
Come cerchi di offrirlo ai compagni?

‘Mettendoci la faccia per primo, mantenendo la calma e cercando di trasmetterla dando consigli ‘d’esperienza’. Penso sia questo l’insegnamento che dobbiamo dare ai ragazzi più giovani per farli crescere’.

Come gestisci il rapporto rugby-lavoro?
‘A Roma ho avuto il privilegio di far parte del Gruppo Sportivo Fiamme Oro Rugby, che mi ha permesso di conciliare il lavoro con lo sport che amo; una volta tornato a casa, la priorità è stata data al lavoro. Ma con sacrificio e capacità di incastrare gli orari, ho continuato quella che per me è la passione più grande’.

Hai un rito scaramantico prima di ogni partita?
‘Entro in campo per ultimo e, se ci riesco, salto parte del riscaldamento’.
Una passione extra-sportiva di Christian Greggio.
‘Tra lavoro e rugby mi resta ben poco tempo libero. Cerco di trascorrerlo con il mio nipotino di 6 mesi, che porterò al campo non appena sarà in grado di tenere in mano una palla ovale’.

Il compagno di squadra più simpatico.

‘La simpatia regna sovrana in spogliatoio, è una bella lotta ma direi Stefano ‘Cecchini Barnaba’ Berengan’.

E quello più disordinato.

‘Cristian Bicego, in tutti i sensi, anche mentalmente…’.

Una persona con la quale berresti sempre una birra…

‘Con Dario e Nicola ogni momento è buono per una birretta. Poi ci raggiungono tutti gli altri…e allora tocca prendere una caraffa’.

Christian Greggio 2