Il futuro è già oggi. Ieri mattina nella sede di via Braccini sono stati
presentati il direttore tecnico Lucas D’Angelo e il responsabile del settore
giovanile Massimo Mamo, che guideranno il nuovo progetto del CUS Ad Maiora Rugby
1951. A introdurli sono stati Riccardo D’Elicio, presidente del CUS Torino, e
Massimo Malvagna, presidente del CUS Ad Maiora Rugby 1951, che sono intervenuti
all’incontro stampa con Jacopo Tarchiani e Salvatore Fusco, coordinatori dei
settori Seniores e Propaganda cussini, e con Davide Malvagna, veterano in maglia
biancoblù. «Quella del rugby – ha affermato D’Elicio – è una delle sezioni
principali del nostro sistema sportivo universitario. Crediamo fortemente in
questo sport per i suoi alti valori formativi. Stiamo lavorando e la rivoluzione
che abbiamo voluto portare avanti ha sostanzialmente due risvolti. Abbiamo
voluto rivedere un bilancio che era diventato troppo alto e ho chiesto a tutti
di fare sinergie, per cercare di ridurre i costi. In seconda battuta, dopo i
dovuti ringraziamenti ad Andre Bester, devo ammettere che molto probabilmente
non siamo entrati in sintonia con lui. Siamo una società universitaria e il
concetto che i nostri ragazzi continuino a formarsi attraverso lo studio e lo
sport non va mai dimenticato. Questo è il messaggio di cultura sportiva del CUS
Torino. Pensare di poter utilizzare gli atleti anche molto giovani per fare una
serie A di alto livello, depauperando l’Under 18 e rallentando il percorso
universitario di alcuni atleti, non era un strada che potesse soddisfare le
nostre esigenze. Con Massimo Malvagna abbiamo riflettuto e ritenuto di
continuare a dare fiducia a progetti vincenti come l’Agon. I ragazzi che
potranno usufruire delle sue borse di studio quest’anno saranno in tutto 14 e
ben quattro saranno rugbysti. Abbiamo poi avviato una serie di cambiamenti
radicali nella nostra struttura tecnica, volti ad affermare sempre di più
l’importanza che deve assumere la formazione delle persone. Ho individuato in
Lucas D’Angelo l’uomo giusto, che tra l’altro è anche lui uno studente
universitario. È stato un nostro atleta in alcuni dei migliori anni della sua
carriere agonistica e ora ha sposato con entusiasmo le nostre proposte,
comprendendo che questo progetto può lanciarlo nella sua nuova vita di
allenatore. Lo metteremo nelle condizioni di continuare la sua formazione
tecnica e d’interagire con il sistema europeo del rugby. Al suo fianco c’è un
altro bel personaggio come Massimo Mamo. La prima volta che ci siamo sentiti mi
ha parlato subito del progetto e questo mi ha fatto piacere. È un tecnico che
tutti conoscono in Italia per le sue capacità di allenamento dei diciottenni,
sedicenni e quattordicenni, creando anche struttura. La cosa che ho chiesto a
Lucas e a Massimo è di essere anche i formatori dei nostri tecnici di tutte le
categorie, per offrire ai nostri giovani un servizio sempre migliore. Stiamo poi
pensando a iniziative promozionali nuove. Per esempio potenzieremo il nostro
impegno in “Rugby nei Parchi” e saremo presenti in più punti verdi della nostra
città, per far conoscere lo sport della palla ovale a un maggior numero
possibile di bambini. Vorrei arrivare ad averne mille che facessero rugby con
noi».
Massimo Malvagna è entrato maggiormente del merito dell’analisi:«Ci siamo resi
contro che i risultati positivi che abbiamo ottenuto finora sono stati la
conseguenza della politica che abbiamo seguito negli ultimi 10-15 anni, che ha
puntato sulla crescita del vivaio e sulla valorizzazione dei nostri atleti.
Abbiamo capito che l’evoluzione di ciò non era cercare qualcosa di nuovo, ma
privilegiare ciò che avevamo già sostanzialmente fatto e che si era rivelato
molto produttivo, per dare nuova linfa ai risultati. Lucas è stato un
protagonista della nostra crescita e ha contribuito a portarci dalla serie C
alla A. È stato uno dei migliori trequarti che abbiamo mai avuto. Massimo Mamo è
sempre stato un allenatore di reputazione eccellente, soprattutto nell’ambito
della mischia. Abbiamo dunque messo insieme un’accoppiata in grado di darci
delle belle soddisfazioni. Ci sarà da lavorare molto e il primo obiettivo a
settembre sarà di vincere lo spareggio e rimanere in Elite con l’Under 18. La
presenza in un campionato di livello ci garantirà una formazione di qualità per
gli atleti destinati ad arrivare alla nostra prima squadra»
Il volto nuovo all’interno del CUS è dunque Massimo Mamo:«Conosco Lucas da
parecchio tempo, abbiamo giocato insieme e siamo diventati amici. Il progetto mi
ha subito entusiasmato e con lui ci siamo gettati anima e corpo per programmare
il lavoro. Non vedo però l’ora di ritrovarmi sul campo per iniziare gli
allenamenti». La parola è poi passata al direttore tecnico cussino D’Angelo:«Con
Massimo abbiamo condiviso belle esperienze in campo e fuori e abbiamo anche
frequentato insieme il corso da allenatore di terzo livello. La scorsa settimana
siamo stati chiusi per due giorni in una sala riunioni di un albergo di Asti e
abbiamo potuto porre le basi del lavoro per la prossima stagione, per mettere
tutte le tessere al loro posto. Abbiamo a disposizione un gruppo giovane, ma
parecchi ragazzi hanno già due o tre anni di esperienza in serie A. Gli Under 18
hanno sempre fatto l’Elite e sono dunque abituati a giocare contro squadre di
società importanti. Questo è un punto di partenza interessante e abbiamo risorse
umane per comporre due compagini, una che parteciperà alla serie A e l’altra, i
Bulls, che disputerà la C. Partiremo con la preparazione il 18 agosto e al
termine saranno loro prestazioni a dire in quale campionato i giocatori saranno
impiegati. In tutto abbiamo una settantina di atleti dai 19 anni in poi e
spetterà a noi riuscire a tirare fuori qualità. La concorrenza interna sarà
importante per alzare il livello. I rientranti nel progetto Agon sono quattro.
Davide Mantelli, classe 1996, è un mediano di mischia proveniente dal Calvisano,
che a Torino studierà Ingegneria Aerospaziale. Francesco Barella del 1994, è un
mediano di mischia/apertura che arriva dal Rugby Udine e frequenterà
Architettura. Edoardo Toresi, altro ’94, gioca terza linea, viene dal CUS Roma e
farà la Suism. A loro si aggiunge Luca Bombonati, che è un trequarti già al CUS
l’anno scorso ed è studente d’Ingegneria. Tre di loro occupano i primi tre posti
nella lista dei 14 per meriti sportivi e accademici e ne siamo veramente
felici». Il Cus Ad Maiora è stato inserito nel girone 2 e comincerà domenica 18
ottobre, ospitando al centro sportivo Angelo Albonico il CUS Verona. Le altre
avversarie saranno il Colorno, il Lumezzane, il Reggio e il Valpolicella. «Pare
un girone di ferro – afferma D’Angelo – ma lo sarà per le altre squadre. La
società ci chiede la salvezza, noi punteremo a qualcosa di più. Dopo qualche
settimana capiremo dove possiamo arrivare e il nostro sarà un obiettivo
condiviso con tutti i componenti della squadra, che parteciperanno agli
allenamenti e alle partite».
Ancora il presidente D’Elicio:«Fra i confermati dell’anno scorso c’è anche il
nostro straniero Sergiu Ursache, che ha deciso di mettersi ancora di più in
gioco e d’iscriversi a Scienze Motorie. Attenzione poi alla nostra compagine
femminile, che sarà la novità dell’anno e sorprenderà il movimento rugbystico
nazionale». Il ritrovo dei seniores sarà dunque a Grugliasco il 18 agosto, per
riprendere gli allenamenti. Seguirà il ritiro nel centro polifunzionale di
Cantalupa dal 3 al 6 settembre. Le amichevoli saranno quattro, organizzate
sempre per la squadra senior e per la cadetta. Si partirà domenica 13 settembre
all’Albonico contro Biella, per poi andare il giorno 20 a Brescia. Il 27 a
Grugliasco le avversarie saranno il Lumezzane e il Gussago e il 4 ottobre due
team del CUS Milano.
Dirigente responsabile della sezione rugby cussina è Marco Pastore e da lui
dipendono tre nuovi coordinatori: Jacopo Tarchiani si occupa del settore
seniores, comprensivo di squadra femminile e di Bulls, Fausto Asvisio del
settore juniores (Under 14, Under 16 e Under 18) e Salvatore Fusco della
Propaganda (Under 6, Under 8, Under 10 e Under 12). Il progetto della Public
Company continua con rinnovato slancio e il traguardo è di raggiungere il numero
di 100 soci. «Stiamo pensando – hanno spiegato D’Elicio e Malvagna – a un nuovo
modo per approcciare le aziende, proponendo loro delle sinergie, e coinvolgerle
nella nostra attività. Ci stiamo lavorando».

Presentazione D'Angelo e Mamo