Le Fenici del CUS Pavia sono già al campo Cravino alle 6.20 di domenica per partire tutte insieme alla volta della Cittadella del Rugby di Parma, un impianto mastodontico dove si giocano le finali della Coppa Italia di rugby femminile a 7. Le ragazze varcano il cancello della Cittadella del Rugby molto presto, ma lo spettacolo che si presenta loro davanti agli occhi è fenomenale: centinaia di rugbyste di tutte le età, con decine di maglie diverse, che si preparano per affrontare partita per partita queste splendide finali. Diversamente dall’anno scorso, i piazzamenti del girone plate non vengono determinati da una prima fase con gironi e da una seconda con eliminazione diretta, bensì vengono determinati soltanto dalle partite a gironi, contando il numero di mete e di calci piazzati; questo fa sì che le fenici affrontano solamente tre squadre: Livorno, Orvietana e Imola.

La prima partita contro il Livorno è carica di tensione, le Fenici soffrono nel primo tempo perché le avversarie dominano in mischia per la loro fisicità, e coach Donatiello è costretto a rivedere la rosa in campo per schierare delle giocatrici un po’ più pesanti. Sempre nel primo tempo arriva anche il primo infortunio infausto per Luisa Montesion, che prende una brutta botta sul collo e cede il suo posto di apertura a Giulia Russo. Il primo tempo si chiude con una meta a favore delle Livornesi. Il secondo tempo però vede le fenici entrare in campo molto più convinte e determinate anche negli uno contro uno. Le Livornesi sono delle avversarie toste però, e nonostante le tre mete delle cussine, il risultato finale è quello di 3 a 3, che alle trasformazioni si tramuterà per una vittoria delle toscane.

La squadra dell’Orvietana è la seconda avversaria della giornata, il morale è alto e la voglia di fare bene è tantissima. Le Fenici ingranano subito bene la partita con un buon gioco al largo e delle ottime azioni individuali di Federica Di Lauro, capace di andare a segno bucando la difesa avversaria per più volte. Il primo tempo si conclude però con qualche tentennamento tra le pavesi sul risultato di 1-1, ma nel secondo tempo per le ragazze di Orvieto non c’è scampo e le Fenici chiudono la partita sul 3-1.

L’ultima partita si gioca contro Imola, ad un’ora e mezza di distanza dalla seconda partita della giornata. La pausa è per certi versi deleteria, un’ora e mezza è veramente tanto tempo e il calo di concentrazione è fisiologico. La partita inizia per il verso sbagliato, al primo pallone recuperato infatti, Maty Ndiaye ruzzola fuori dal campo per un placcaggio che le mette fuori uso il ginocchio costringendola ad uscire. Stessa infausta sorte è tocca ad Agnese Bovio, costretta anche lei a non poter scendere in campo per una brutta botta al ginocchio. E come se non bastasse, come se le fenici fossero in preda ad un vortice creato dalla Legge di Murphy, ecco che qualche azione dopo la capitana Luisa Montesion batte nuovamente la testa ed è costretta ad uscire dal campo con il collo immobilizzato per paura di un brutto trauma cranico. Imola nel frattempo gioca tanto e gioca bene, e le Fenici possono fare ben poco per contenere l’esplosività delle emiliane, che concludono la loro finale di Coppa Italia segnando 4 mete.

Premiata come migliore in campo Federica Di Lauro, capace di risollevare le sorti della prima partita e di determinare le sorti della seconda con delle ottime azioni individuali.

Si conclude così la stagione 2013/2014 per le Fenici, una stagione sicuramente difficile, che sembrava essere iniziata per il verso giusto ma che poi ha visto un calo decisamente drastico nelle performance, calo che però non ha abbattuto né le ragazze né gli allenatori e che è stato scongiurato soprattutto negli ultimi concentramenti, dove sono state poste le basi per iniziare al meglio la stagione 2014/2015.unnamed (4)