Bel pubblico, bel match, grandi emozioni. Nulla è mancato oggi pomeriggio al Sabbione. Banca Cras, avanti nettamente al 40’ (12-0) viene rimontata (15-14) e deve sudare non poco per conquistare la seconda finale nazionale in tre anni. Ma ce la fa e domenica prossima, sempre al Sabbione giocherà il match di andata. Ma andiamo con ordine. Le condizioni del terreno sono le migliori possibili. La pioggia dei giorni scorsi ha compattato il fondo e dunque sul Sabbione si può correre senza sollevare nuvole di polvere. Un gran bel pubblico, circa 250 persone, compresa una folta rappresentanza umbra, gremisce la tribuna. I due punti che Banca Cras deve rimontare non sono insormontabili.
Banca Cras comincia bene. La cabina di regia Mondet Trefoloni dirige in modo impeccabile la squadra. Bei calci di spostamento ricacciano spesso indietro Gubbio. Siena fa buona guardia sui punti d’incontro (grazie anche all’attenta direzione di gara) e limita uno dei punti di forza eugubini. Marzi domina i confronti aerei in touche, e la mischia chiusa i bianconeri esercitano una seppur lieve preminenza. Sono i senesi che fanno la partita nei primi 40’, e capitalizzano dalla piazzola con Mondet la propria supremazia (10’, 12’, 23’ e 39’). Sul 12-0, però, d’improvviso, il match compie una svolta spericolata che lo entrare in un territorio fin qui sconosciuto. Il fatto avviene al 43’ negli ultimi scampoli del primo tempo. Gubbio, che finora non è riuscito a farsi vedere in zona offensiva (salvo due tentativi dalla piazzola di Romano, falliti da grande distanza al 30’ e al 32’), si rovescia in avanti e con una caparbia azione scava la difesa senese. Capresi commette un’infrazione che l’ottimo arbitro giudica passibile di cartellino giallo. Romano gioca il velocità il calcio di punizione con la difesa senese non piazzata al meglio, l’ovale scivola rapidamente verso l’ala e Micale trova un microscopico pertugio sulla bandierina un attimo prima di esser placcato. Romano trasforma e il match è riaperto (12-7).
La ripresa inizia con Siena che, ancora in inferiorità numerica, occupa bene il campo e allunga di nuovo con l’implacabile Mondet (15-7, al fischio finale sarà un sontuoso 7/9). Ma il soffio di respiro dei senesi dura un attimo. All’8’ il potente Rossi fora al centro la difesa bianconera e produce una profonda ferita nella retroguardia: l’assalto, faticosamente bloccato, prosegue dopo un calcio di punizione fischiato a vantaggio degli umbri: così, con un’azione identica a quella che è valsa la prima segnatura, Grassellini viola per la seconda volta la meta senese (15-14). Ora, per la prima volta, sono gli eugubini a vedere il traguardo della finale. Siena si disunisce un po’: Marzi, marcato con attenzione, perde la supremazia in touche, le terze linee umbre fanno sentire il loro peso nelle percussioni, qualche giocata un po’ estemporanea toglie sicurezza al gruppo. Siena soffre, dunque, ma lotta. Riguadagna la finale al 21’ (18-14, piazzato di Mondet), la perde al 30’ (18-17, piazzato di Romano), la riagguanta al 37’ (21-17, piazzato di Mondet) in pazzo susseguirsi di capovolgimenti di fronte. Ogni pallone può essere quello decisivo: una giocata geniale, un qualsiasi errore, può rivelarsi decisivo e spedire una delle due contendenti al paradiso della finale e cacciare l’altra nel purgatorio dei rimpianti. Le due compagini lottano accanitamente (e correttamente, occorre aggiungere). Intorno i senesi corrono due brividi. Prima i tre quarti umbri commettono uno sciagurato in avanti in una fase di gioco fondamentale (cinque contro tre); un attimo dopo Romano mette a lato una punizione da grande distanza. Scampato il pericolo, trascinato dal pubblico, Siena chiude in attacco. Le ultime fasi sono ancora più emozionanti. La pressione senese si fa sentire: una meta viene annullata per passaggio in avanti, due lanci in zona di attacco non sono coronati da successo per un niente: infine, il possente Carmignani trova un piccolo varco nei pressi della bandierina e consacra la vittoria dei bianconeri (26-17). Grande, ovviamente, la gioia del pubblico e dello staff dirigente senese che tocca con mano la bontà del proprio lavoro. Per la seconda volta in tre anni (nel 2010 Banca Cras cadde negli ultimi istanti di gioco della semifinale) la squadra conquista la finale per la promozione. Domenica prossima match di andata al Sabbione. Onore, com’è giusto che sia, al valoroso, tenace e leale Gubbio.

BANCA CRAS CUS SIENA RUGBY – RUGBY GUBBIO 26-17

Cus Siena: Gembal; Buonazia, Bertolozzi, Capresi, Porciatti; Mondet, Trefoloni; Coltellacci, Palagi, Bocci; Marzi, Rocchigiani; Pezzuoli, Perondi, Dupré. All. Ferluga
Gubbio: Bianco; Grasselli, Fuina, Micale, Minelli; Sollevanti, Romano; Rossi, Angeloni, Merangola, Ambrogi, Grassellini; Bossi, Fiorucci, Menichetti. All. Pauselli.
Arbitro: Meconi (Frascati)
Marcatori: 10’, 12’ 23’ 39’ cp Mondet (S); 44’ m. Micale (G) tr. Romano. St. 4’ cp. Mondet (S), 9’ m. Grassellini (G) tr. Romano; 21’ cp. Mondet (S), 30’ cp. Romano (G), 37’ cp. Mondet (S), 46’ m. Carmignani (S).
Note: a disposizione per Siena: Giambi, Bartoli, Carmignani, Moscadello, Terrero, Fineschi, Guideri. Cartellini gialli: 15’ Bianco (G), 43’ Capresi (S); st. 9’ Romano (G), 46’ Rossi (G). Spettatori 250 circa.

Foto di Alessio Rossi

2 - la meta di carmignani (foto di alessio rossi)