Il torneo franco-italiano disputato a Manosque in Provence dall’under 14 del Cus Siena Rugby è stato ricco di emozioni. “Esperienze di questo genere per un giocatore in formazione ma così anche per quelli che hanno completato il percorso tecnico-tattico oltre ai vantaggi che si è soliti dare ne riserva ancora uno che spesso non immediatamente ci sovviene ed è quello del confronto con altre realtà rugbystiche di altri Paesi ma soprattutto con se medesimi, cioè con quell’ idea” che ogni giovane giocatore ha di se stesso nel suo profondo, come si “immagina”, come si vede nei vari momenti della sua crescita. E forse ancora in modo sicuramente più complesso  come una squadra si immagina, come vede la realizzazione del suo modo di giocare”; ecco cosa ci racconta l’allenatore Luca Scarpelli, continuando: “In questa esperienza io ho visto spesso negli occhi della mia squadra e soprattutto nel suo modo di muoversi con la palla e senza, una consapevolezza che in soli tre giorni è lievitata, raggiungendo una certa maturità, sempre rapportata all’età dei giocatori naturalmente, che sicuramente era già in progresso nelle partite precedenti alla nostra partenza per la Francia ma che in questi ultimi momenti è veramente sbocciata”.

Passiamo dunque al resoconto: dopo un viaggio sicuramente lungo ma tranquillo arriviamo a Pertuis. Ci aspetta subito un confronto con l’Under 14 del Rugby Pertuis. Lo superiamo facilmente, 64 a zero; giochiamo tutta la partita nella loro metà campo ed esprimiamo il nostro gioco con una certa facilità mettendo in mostra le nostre caratteristiche e qualità. Il giorno successivo, allenamento nel campo del Remain di St. Tulle-Manosque con due giovani tecnici del Leonorso Udine, allenamenti di natura prettamente tecnica, uno sugli appoggi e uno sugli skills, prevalentemente sul passaggio. Un’ora intensa e molto interessante che i nostri giocatori hanno apprezzato. Nel pomeriggio inizia il Torneo Franco- Italiano. Prima partita contro il Tarvisium, squadra veloce e tecnica. Le partite in questo torneo sono di 15’, tempo unico, in cui gli errori si pagano e soprattutto recuperare mete subite è molto problematico. Sbagliamo molto i primi sette minuti, prendiamo due mete, una fotocopia dell’altra e,  quando cominciamo a prendere le misure agli avversari e a giocare nella loro metà campo fino a schiacciarli nei loro 22, la partita è finita: 19 a 5 per i veneti. La seconda partita sappiamo che sarà la più difficile: la selezione Comitè 13 è fisicamente e tecnicamente di un altro livello. Anche questa la perdiamo. Adesso arrivano le squadre abbordabili: Benetton 2 e CIL , selezione della regione della Borgogna. Ritroviamo il giusto spirito ma soprattutto la giusta concentrazione, le vinciamo tutte e due , 44 a 0 e 19 a 0. La quarta partita, quella con il CIL è stata veramente bella, due squadre che hanno messo in campo due moduli di gioco differenti, i francesi soprattutto in penetrazione, partendo vicino ai raggruppamenti e noi invece attaccando velocemente al largo. La squadra ha rispettato le indicazioni strategiche alla perfezione, bloccando i loro avanti nella zona centrale del campo, mettendoli in difficoltà nelle ruck e impedendogli l’avanzamento. In fase offensiva abbiamo lavorato molto bene sulle ruck, pulendo sempre con decisione e consentendo un rilancio del gioco veloce al largo dove i ¾ ma anche le III linee sono avanzati con grande guadagno di metri. Ottime anche le scelte tattiche e il gioco al piede.

Finisce così la fase di qualificazione con un terzo posto nel girone e l’accesso alla semifinale dal 5° all’8° posto, da disputarsi la mattina successiva. La domenica è giorno di semifinale e finale. Giochiamo contro la squadra di Aix en Provence. Subito è evidente che le due squadre sono sullo stesso piano, ben organizzate e competenti dal punto di vista tecnico-tattico. Tutto si gioca su alcune interpretazioni arbitrali, ma anche questo fa parte della formazione del giocatore; capire come un arbitro vede il gioco e su cosa pone maggiormente l’attenzione è fondamentale . Finisce 5 a 0 con la squadra senese costantemente in attacco ma purtroppo senza alcun risultato positivo.

Ultima nostra partita del torneo, finale per il 7° – 8° posto. Ce la giochiamo ancora con il CIL. Vinciamo tranquillamente anche se il punteggio, 7 a 0 , potrebbe far pensare il contrario. Praticamente per tutti i 15 minuti , giochiamo nella loro metà campo con i ragazzi francesi che fanno una gran partita in difesa, chiudendo quasi tutti i varchi, ma la nostra grande pressione in attacco viene premiata  e dopo diverse occasioni, riusciamo a segnare e anche a trasformare.

In sintesi una grande esperienza per i giocatori, tecnici e dirigenti e la consapevolezza che siamo stati sempre al livello delle altre squadre, italiane e francesi, senza evidenziare mai inferiorità tecniche-tattiche ma anche di mentalità: abbiamo qui avuto l’importante conferma che stiamo lavorando nella direzione giusta.

Ultima nota, ma non meno importante, è l’organizzazione impeccabile della trasferta in terra di Francia, lavoro portato avanti da mesi dai dirigenti del Cus Siena Rugby e dagli instancabili genitori che, nonostante la distanza, sono riusciti a ricreare a Manosque, un banchetto culinario tipicamente toscano per la felicità degli amici francesi.

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