E finalmente arriva anche la primavera…una stagione caratterizzata da tempo mite, clima soleggiato e dal ritorno dei primi caldi. Fin qui una banale descrizione, ma per noi rugbisti rappresenta uno dei momenti più piacevoli dell’anno. Perché? Per il semplice motivo che… primi caldi = grigliate!! Questo ameno fenomeno di socializzazione, viaggia di pari passo con il mondo ovale. Non c’è cosa più piacevole di gustare della buona carne in compagnia. Non c’è stata squadra in cui io abbia giocato, che non facesse di questo “rituale” una vera e propria filosofia di vita. Ecco perché oggi, farò un breve excursus, nelle tradizioni “grigliatorie” della palla ovale.
Regione che vai, grigliata che trovi! Però ci sono dei piatti, anche grazie all’influenza argentina, che sono diventati un vero e proprio must.

L’ASADO
Come ci spiega benissimo wikipedia trattasi di un piatto tipico argentino (cileno e uruguayano – lo metto tra parentesi perché molti amici argentini potrebbero risentirsi)  fatto con carne di manzo cotta alla brace. Per la preparazione può essere adoperato il taglio reale da brodo, che una volta cotto alla griglia risulta molto saporito. Per risaltarne il sapore e la consistenza, la carne deve essere cotta lentamente, anche per ore: per questo motivo l’Asado può essere considerato anche come una maniera di familiarizzare, un rito sociale.
Le lunghe ore di cottura vengono riempite da qualche boccale di birra, fresca e rinvigorente.

IL CHIMICHURRI
Una salsa per condire la carne, tipica dell’Argentina. Le sue evoluzioni sono molteplici, si può davvero preparare in mille modi, ma in questo caso scriverò quella che mi hanno insegnato alcuni dotti saggi argentini.
Ingredienti:

– Olio d’oliva;

– 8 Limoni;

– Peperoncino;

– Paprika;

– Timo;

– Aglio;

– Coriandolo;

– Alloro;

– Prezzemolo;

Preparazione:
Tritare tutte le erbe finemente e mescolarle all’olio d’oliva. Spremere i limoni e condire la carne. La si può anche usare per intingerci verdura cruda o, chiaramente, pane fresco.

ARROSTICINI
Gli arrosticini sono spiedini di carne di castrato o di pecora tipici della cucina abruzzese. In alcune zone anche chiamati invece rustelle o arrustelle oppure rostelle (nell’Imperiese). Gli arrosticini sono solitamente accompagnati da fette di pane casereccio cosparse di olio extravergine di oliva (pane ‘onde), gli si abbina egregiamente un Montepulciano d’Abruzzo o, come in uso ancora nei locali più tradizionali, un mix di vino rosso locale diluito con gassosa (tre quarti di litro di vino ed uno di gassosa). Se ne possono mangiare davvero tanti, ho visto piloni mangiare praticamente mezzo gregge di pecore…

SALAMELLA
La salamella è un insaccato fresco di puro suino da consumarsi previa cottura, prodotto in tutto il periodo dell’anno specialmente in Lombardia. Mangiato da solo oppure in panini imbottiti, riempiti con salsa e cipolla alla piastra.

BIANCOSTATO
Usando il taglio da brodo e cuocendolo a lungo, avrete una carne morbida e gustosa. Passata nel sale e coperta di spezie e peperoncino, crea una crosticina ancor più fragrante.
I più audaci “corredano” il tutto con verdura alla griglia, cipolle, zucchine, peperoni, melanzane e patate. Quelli che vivono veramente la grigliata, invece, ricoprono di stagnola una cipolla, la fanno cuocere sotto le braci, poi la tagliano e la ricoprono di maionese…un po’ pesantuccia, ma da provare. Il tutto contornato da buoni vini rossi o dalla classica birra fresca. Spero di aver dato un quadro iniziale di questo momento si socializzazione tipico dei rugbisti. Iniziale…