E’ di qualche giorno fa la triste notizia del caso di doping che ha visto protagonista il giocatore dell’Amatori Catania Vasta, trovato positivo a ben 11 sostanze dopanti.

Il fatto è aberrante di per sé e non merita altri commenti, oltre a tutto ciò che si è detto fino a oggi.

Il problema è che, probabilmente, non si tratta di un caso isolato, ma si inserisce in un affare ben più grande che colpisce altri giocatori di rugby in Sicilia.

Secondo le nostre fonti, tutto nasce a margine della partita di serie C1 tra Caltanissetta-Siracusa.

Vengono sorteggiati due giocatori per il controllo antidoping. (che chiameremo G. e S.).

G. viene trovato positivo e, la sua reazione scomposta, insieme a altri atteggiamenti, insospettisce i nas che, sempre secondo le nostre fonti, sequestrano cellulare e pc del giocatore, da cui risultano dati molto interessanti riguardo un giro di sostanze dopanti.

L’indagine prosegue anche dopo la squalifica del giocatore, e G. decide di collaborare con la giustizia.

Non a caso a Vasta e ad altri due giocatori vengono fatti i controlli al di fuori delle partite, con i nas che si presentano a casa degli interessati.

Sono quindi diversi i giocatori coinvolti nell’indagine e, a breve, arriveranno altri responsi e, come probabile, altre squalifiche.

Sicuramente sarà squalificato M., altro giocatore coinvolto, che si è rifiutato di effettuare il test antidoping.

Non rimane altro che aspettare, sperando che il tutto si riduca alla follia di qualceh giocatore e non a un sistema di smercio e uso di sostanze dopanti. Staremo a vedere

@valeamodeo

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