Persa ormai ogni speranza di giocare una partita di questa stagione al campo di via Forlanini (e chi sa per quanto tempo ancora!), la seconda di ritorno ha visto le Under 16 e 20 del Padua impegnate al campo di atletica di contrada Petrulli.
La Under 16 è scesa in campo con gli “aquilotti”: Alessandro Cappa, Ernesto Vindigni, Gianluca Tirone, Matteo Firrito, Marco Biazzo, Giallongo Marco. Ottavio Modica, Albert Di Grandi, Cafiso, Giovanni Tribastone, Giuseppe La Rosa, Damiano Spataro, Carlo Firrito, Daniele Occhipinti, Lentini G. e in panchina Clyde Argintieri e Gioele Distefano.
I paduini non hanno dato agli avversari il tempo di realizzare l’inizio del gioco che già dopo solo tre minuti Alessandro Cappa posava la palla oltre la linea di meta avversaria (non trasformata).
E siccome l’appetito vien mangiato, con un’azione fotocopia della precedente, al nono minuto Cappa segna la seconda meta (anch’essa non trasformata).
A questo punto il Barcellona comprende che bisogna attaccare e si riversa nella metà campo ragusana. Durante una di queste azioni da annotare l’infortunio di un barcellonese e il gioco fermato per qualche minuto.
Alla ripresa il Barcellona finalmente concretizza le sue folate offensive con una meta (non trasformata). 10 a 5.
Gli ospiti ci prendono gusto e continuano a macinare gioco ma la difesa azzurra si fa insuperabile.
Al 35° Tirone approfitta del momento di sbandamento dei messinesi, che sbagliano il lancio in due touche consecutive, e va a segnare la terza meta azzurra (non trasformata). Il primo tempo finisce sul 15 a 5.
All’ottavo minuto Argintieri sostituisce in prima linea Lentini.
Il Barcellona crede nella rimonta e continua ad attaccare. È però Cappa a realizzare la sua terza meta (non trasformata ). 22 a 5.
Altro cambio nelle fila ragusane: Distefano prende il posto di Vindigni.
Gli ospiti attaccano ancora e poco dopo riescono a realizzare la loro seconda meta (non trasformata) 22 a 10.
Nemmeno il tempo di mettere l’ovale a centro campo che arriva la risposta del Padua: dopo un’azione da manuale Modica “schiaccia” la quarta meta (non trasformata). 27 a 10.
La stanchezza inizia a farsi sentire fra gli azzurri, il Barcellona ne approfitta ripetutamente, ma la difesa del Padua resiste e respinge.
Il fischio dell’arbitro manda, sul 27 a 10, al giusto riposo le squadre.
Altra storia è stata la partita dell’Under 20.
La squadra già decimata, viene ulteriormente penalizzata durante la fase di riscaldamento, quando riappare un “antico dolore” per Vittorio Novello costretto, così, a tornare nello spogliatoio.
I novellini scendono in campo “con i sensi all’erta”, consapevoli dell’importanza della vittoria.
Alla prima azione Giovanni Licitra realizza la meta (non trasformata).
I novellini attaccano ripetutamente mentre gli avversari annaspano. La preparazione e la caparbia degli azzurri viene premiata da due mete (trasformate), realizzate in una manciata di minuti da Cristian Iacono. 19 a 0
Gli avversari non riescono a realizzare azioni proficue e rimangono basiti, quando, al ventesimo, Giulio Battaglia riesce a schiacciare l’ovale in meta (non trasformata).
Il primo tempo finisce così sul 24 a 0.
Al 5° del secondo tempo Marco Marlin parte per una sgroppata delle sue, ma quando si vede accerchiato è bravo a scaricare su Marco Muccio che va comodamente a realizzare la quinta meta (questa volta trasformata). Ma si sa, il rugby è gioco di squadra… 31 a 0.
Il gioco adesso si svolge quasi esclusivamente nella metà campo ospite: il Padua attacca, i messinesi si difendono.
Al quindicesimo arriva la sesta meta azzurra, non trasformata, per mano di Marco Marlin.
A questo punto si ripete il cliché visto nella partita della 16: il Padua abbassa la guardia e gli avversari, visto uno spiraglio di “meta”, ne approfittano realizzandone due in cinque minuti (entrambe non trasformate). 36 a 10.
I novellini si rendono però subito conto che non è così che deve andare, stringono i denti e allungano, ancora una volta con Marlin (meta non trasformata).
Ma la stanchezza si fa sentire nelle gambe dei ragusani e così gli ospiti riescono a realizzare la loro terza meta (non trasformata). 36 a 15.
I novellini allora raccolgono le ultime forze e ripartono, in attesa del fischio finale, che arriva da lì a poco.
Che dire, è stata veramente una bella partita, giocata con intensità, a tratti anche stringendo i denti, ma sempre con determinazione e con grinta, avendo come unico obiettivo quello della vittoria.
Man of the match Giorgio Criscione, grintoso e determinato.