Umbria Energy Terni Rugby – Pesaro Rugby 21-17 (4-1)

Umbria Energy Terni Rugby: Large, Lucchetti, Monicchi, F. Giorgini, Carapis, Frittella, Ascantini, Canulli, Benedetti, M. Belli, Lausi, Giovenali, Natalini, Novelli, Liberati. A disposizione: Antonelli, Borghetti, Petrucci, G. Giorgini, Angelini, Cardinali, De Giorgis. Allenatore Mauro Antonini

Pesaro Rugby: Martinelli, Nardini, Gai, Sabanovic, Bobbi, Danieli, Tarini, Giunti, Sanchioni, Sperandio, Battisti, Tavari, Gostoli, Martinelli, Minardi. A disposizione: Casoli, Longhi, Borelli, Cardellini, Scaloni, Jelic.

Arbitro: Riccardi di Salerno

Punti: 7′ meta Pesaro, trasformata (0-7); 12′ meta F. Giorgini, tr. Frittella (7-7); 26′ meta Pesaro (7-12); 41′ meta Pesaro (7-17); 43′ meta Carapis, tr. Frittella (14-17); 62′ meta Cardinali, tr. Frittella (21-17).

TERNI – Clamoroso al “Maroso”. I Draghi, che in tutto il campionato di serie B fin qui disputato non erano ancora riusciti a vincere, si sono tolti la grandissima soddisfazione di fare lo sgambetto alla (ex) capolista Pesaro. Un giusto premio per i ragazzi allenati da Mauro Antonini che non hanno mai smesso di lottare e di cercare di migliorarsi, senza perdere la voglia di giocare e di divertirsi. La partita è stata molto dura e fin dall’inizio il Terni Rugby ha dimostrato di potersela giocare alla pari contro una formazione che oggi era alla ricerca dei cinque punti che l’avrebbero confermata al vertice della graduatoria e proiettata verso la serie A. E invece i marchigiani hanno capito subito che non sarebbe stata una passeggiata. Nella prima mezz’ora di gioco i Draghi hanno dominato nel possesso palla, subendo però la meta ospite, come spesso è capitato in questo campionato, in una delle poche azioni veloci alla mano dei marchigiani. Stavolta però la reazione non si è fatta attendere e con una bella azione corale il Terni ha portato a schiacciare in meta Francesco Giorgini, anche lui in crescendo in questo finale di campionato. Poi il Pesaro ha iniziato a macinare gioco e a spingersi nella metà campo avversaria, con una serie di touche e di mischie che, proprio allo scadere del tempo hanno fruttato la seconda meta per i marchigiani.

Nessuno in casa rossoverde si è però demoralizzato e al ritorno in campo i Draghi hanno ricominciato ad avanzare, conquistando il campo avversario e concludendo l’ennesima bella azione alla mano con una meta del giovane Carapis. Pesaro si è così trovato di nuovo i Draghi con il fiato sul collo e ha prodotto il massimo sforzo per chiudere il match. A questo punto è iniziata una difesa strenua e ordinata del Terni Rugby, fatta di tantissimi placcaggi, che non hanno lasciato spazi ai marchigiani e che anzi, grazie all’intuizione e alla rapidità di Jacopo Cardinali ha dato il la ad un grande intercetto che ha portato “Lombrico” a schiacciare in tuffo in mezzo ai pali avversari. Terni, dunque inaspettatamente in vantaggio, peraltro in inferiorità numerica, ma ancora tanti minuti da giocare. La gara si è fatta nervosa e fallosa e sono volati altri cartellini gialli da una parte e dall’altra, ma con Pesaro quasi costantemente nei 22 dei padroni di casa. I Draghi, però sostenuti dal pubblico, non hanno mollato, rubando molti palloni nei raggruppamenti e giocandosi a pochi minuti dalla fine anche un calcio piazzato che avrebbe potuto quasi mettere in sicurezza il risultato. Marco Frittella, fino ad allora precisissimo, come sempre nelle ultime gare, non ha però centrato i pali. E così gli ultimi cinque minuti sono stati davvero roventi, con i Draghi capaci di sfoderare una grinta d’altri tempi, di tornare alla vittoria che mancava dallo spareggio con Paganica del giugno del 2013, e di vincere la loro prima partita nell’impianto “Virgilio Maroso” che tutti auspicano possa diventare a breve la casa definitiva del rugby ternano. Una grande iniezione di fiducia, dunque per tutto l’ambiente e per il presidente Alessandro Betti, che stamattina ha avuto anche la soddisfazione della vittoria delle Under 10 e dell’Under 12 del Terni Rugby al Trofeo Coraggi di Foligno. Altro segnale importante che la strada imboccata dal Club rossoverde è davvero quella giusta.