I Dragoni, dopo la “perfect season” realizzata lo scorso anno, sono tornati in campo per gli allenamenti pre-stagionali per tutti i settori, dal minirugby alla femminile, fino alla seniores.

La prima attività ufficiale dell’Arechi Rugby non sarà però semplicemente “sportiva”. Una delegazione della società, infatti, nel pomeriggio del 5 settembre sarà impegnata in un rugbymob che coniugherà lo sport e il sociale, da sempre punto d’interesse della società salernitana: il centro cittadino di Salerno sarà infatti occupato da alcuni giocatori dell’Arechi Rugby che intratterranno i passanti con alcune simulazioni di gioco, al fine di spiegare meglio alcune regole di base del rugby (in particolare ai ragazzi più piccoli). Durante questo evento, grazie alla partecipazione di alcuni componenti dell’associazione “Il Cuore di Salerno”, sarà possibile raccogliere delle libere offerte da destinare alla Mensa dei Poveri “San Francesco” di Salerno.

Ancora una volta, dunque, l’Arechi Rugby si mostra “in prima linea” – rientrando nei più classici canoni ovali – per il sociale, così come attestato dal dirigente Vittorio Cicalese: “Il rugby insegna tanto anche dal punto di vista comportamentale, ed il ‘sostegno’ a chi ne ha bisogno è uno dei punti cardine del nostro sport. La nostra società è nata con l’intento di far conoscere queste regole ad un numero sempre maggiore di persone nella nostra città, ed in questo caso sosterremo un’iniziativa lodevole quale la raccolta fondi per la mensa dei poveri, che necessita di continue attenzioni per garantire un servizio utile a centinaia di persone ogni giorno”.

L’evento partirà alle 17.30 circa dalla Stazione Centrale di Salerno, per poi spostarsi nelle strade del centro cittadino fino alle 20 circa: “Saremo impegnati per un paio d’ore – conclude Cicalese – lungo le strade del pieno centro di Salerno. Tra una dimostrazione di rugby, un passaggio con il nostro pallone ovale e una rimessa laterale simulata, speriamo di poter raccogliere un po’ di fondi per la Mensa dei Poveri. E perchè no, magari potremmo trovare qualche nuovo campione che non aspetta altro che noi”.

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