Ventitré anni e una grinta, carattere e voglia di vincere da vendere. Tre sostantivi che abbozzano la definizione di Elisa Pillotti, allenatrice dell’ASD RugBio che gioca con il rugby di serie A, a Monza. La sua carriera di sportiva è iniziata con il basket e, una volta apprese le regole della coordinazione e del contatto fisico, è approdata al rugby femminile del Parabiago nel 2010. Fino al 2013, quando, a settembre, riceve la convocazione per la selezione della serie A monzese, sempre femminile. E, selezione superata, da settembre 2014 è entrata ne “Le Ringhio”. Ora gioca a rugby con le ragazze della nazionale, a 15 e a tutto campo, a differenza di Parabiago.  Cosa si prova? “La durata di una partita è maggiore: parliamo di 80 minuti contro 50. Ottanta minuti a cui all’inizio non ero abituata – spiega Elisa – e non vedevo l’ora che finisse il tempo”. Ma questo è il minimo. Perché la sostanziale differenza sta nel fatto che le ragazze della serie A hanno impatti più duri nel gioco e a volte, aggiunge la giovane giocatrice: “Una ragazza ti rimane addosso per una settimana”, talmente è pesante lo scontro durante la partita.

A tanta forza corrisponde una forte determinazione e costanza, come allenatrice dell’under 6 ad Abbiategrasso. Qui, al campo dell’Oratorio del Sacro Cuore, la grintosa ragazza del “Le Ringhio”, si dedica ai bambini, insegnando loro le basi della motricità e della voglia di vincere insieme le partite. Ma soprattutto li educa a partecipare al momento dell’allenamento come a una palestra di vita, dove crescere e condividere lo sport e l’amicizia. In un’associazione sportiva, l’ASD RugBio, che sta portando avanti il progetto del social rugby con la finalità dell’inclusione sociale, nei confronti di bambini con meno risorse economiche e con situazioni particolari e delicate alle spalle.

Per questo, Elisa lancia quasi un appello: “Spero che in futuro l’ASD RugBio, anche per un’ora e mezza al mattino, possa entrare nelle realtà della vita quotidiana dei piccoli rugbisti che alleno”. Il riferimento va allaCascina Scamozza di Albairate, presso la Società Cooperativa Sociale ONLUS “Stefano Casati”, da cui alcuni degli iscritti provengono. Si tratta di una realtà delicata con cui l’ASD RugBio sta collaborando da settembre 2014, che accoglie adolescenti, madri con i loro figli piccoli e diversi casi di dipendenze in cura terapeutica. In un lavoro che aiuta i bambini a canalizzare meglio le proprie energie e a farli crescere più sereni.

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