La stagione del rugby volge al termine: agli sgoccioli le attività senior e in attesa del 7° Torneo Regionale “Forum Iulii” dedicato al minirugby – che chiuderà la stagione il 14 giugno, le categorie giovanili sono quelle che hanno finito l’attività per primi.

Sono state 2 le categorie maschili – Under 14 e Under 16 – e 1 quella femminile – Under 14 – a scendere sui campi in questa stagione; i maschi hanno fatto un’attività coordinata con Rugby San Michele, mentre le ragazze sono state protagoniste di una franchigia che ha coinvolto oltre a Fogliano, Venjulia Trieste, Leonorso Udine e Rugby San Michele.

Under 14 Femminile
Da questa categoria sono forse arrivate le maggiori soddisfazioni in termini di risultati e crescita tecnica delle atlete. Il progetto nato per dare alle ragazze regionali una prosecuzione all’attività svolta fino all’under 12, iniziato in sordina, ha via via acquisito spessore sia per il numero di ragazze coinvolte, sia per la qualità del gioco espresso. Grosse difficoltà logistiche in termini di attività federale, dovendo partecipare all’attività in Veneto, le Kontesse (come si sono autobattezzate le ragazze) hanno saputo più volte esprimere buon gioco sia collettivo che individuale. Dopo i primi raggruppamenti caratterizzati da inevitabili sconfitte, hanno saputo sollevarsi e farsi valere riuscendo sempre a finire ogni torneo con almeno una vittoria. Il buon lavoro dei tecnici Bernocco e Leone ha sicuramente dato carattere a un gruppo formato da ragazze con grandi capacità individuali, ma che hanno saputo diventare gruppo e vincenti grazie al lavoro dei tecnici.

Under 16 Maschile
Il discorso sulle giovanili maschili necessita di una premessa doverosa: fino a inizio settembre la programmazione per le giovanili era stata fatta con Juvenilia Bagnaria Arsa che doveva dare supporto al Rugby Fogliano facendo tesserare il loro ragazzi in giallonero. Purtroppo la decisione unilaterale della società della bassa friulana di optare per una collaborazione diversa con la società Rugby Udine Junior ha fatto tramontare il progetto a 10 giorni dall’inizio dei campionati di categoria.

L’under 16 ha pagato caro questo abbandono di Bagnaria Arsa: ritirata l’iscrizione della squadra dal campionato, la soluzione tampone migliore in quel momento è stata la collaborazione con il Rugby San Michele, società amica che ha dato la disponibilità per far partecipare i ragazzi al campionato territoriale insieme ai suoi giovani granchietti.

In termini di risultati non c’erano grosse ambizioni preventive e alla fine saranno 4 le vittorie per i ragazzi (2 sul campo con Conegliano e 2 a tavolino con Casale), ma anche dalle sconfitte sono arrivate spesso soddisfazioni. Sicuramente hanno pagato un periodo di rodaggio tra i 2 gruppi che non sono riusciti subito ad integrarsi totalmente; ma già dopo poche partite, la dimostrazione sul campo del valore aggiunto dato dai ragazzi isontini ha permesso una progressiva integrazione dei gruppi e un miglioramento del gioco generale della squadra. Il lavoro dei tecnici – con la distanza a renderlo disagevole per le necessarie attività congiunte – ha comunque dato frutti con i ragazzi che hanno dimostrato netti miglioramenti negli skills individuali, a scapito, però, della qualità del gioco collettivo. In ottima evidenza in tutte le occasioni, i ragazzi educati da Giovanni Bernocco, sono sempre stati fondamentali per l’utilità costante del loro apporto al gioco, se non per la qualità espressa soprattutto da qualcuno dei ragazzi. Insomma un buon lavoro generale svolto dalla coppia di tecnici Bernocco/Pizzolitto, che ha dato esiti più in termini formativi per alcuni ragazzi che per i risultati sul campo.

Under 14 Maschile
Diverso il discorso per l’under 14: il tramonto del progetto API/Juvenilia è stato molto più destabilizzante per questo gruppo che a causa dell’esiguo numero di ragazzi veneti nella categoria, non ha potuto mai veramente prendere il volo. I ragazzi di Fogliano vengono comunque iscritti all’attività federale, in forza della possibilità fornita a questa categoria, di poter presentarsi alle partite anche incompleti nei numeri e di essere di volta in volta integrati da ragazzi della formazione avversaria.

Il tecnico Luca Lombardo lavora sodo con il gruppo, ma la mancanza di un confronto necessario con il collaborante Rugby San Michele rende spesso vano il lavoro congiunto che di fatto mai diventa operativo. Il gruppo di Lombardo lavora e incrementa le proprie capacità nonostante le difficoltà determinate dall’esiguo numero di giocatori iscritti. I buoni skills tecnici di base dei ragazzi potrebbero dare maggiori risultati e ogni volta che la squadra è riuscita a presentarsi a ranghi completi o quasi, questo è stato dimostrato. Purtroppo sono state più le occasioni che i ragazzi sono stati in 10 o meno che quelle che sono entrati in campo in 13.

Peccato perché questo ha vanificato quella che poteva essere un’ottima stagione per i ragazzi di Fogliano in termini di gioco da esprimere, ma l’incostante appoggio arrivato dai compagni di San Michele e i brutti episodi di partigianeria visti in campo da parte di ragazzi che venivano prestati per gli incontri (il peggiore da un ragazzo di Maniago che dopo aver lasciato passare il suo diretto avversario, ha festeggiato la sua meta insieme a lui – ma questo è colpa degli educatori e non dei ragazzi), ha condizionato oltremodo un gruppo che non ha mai trovato veramente fiducia nelle proprie capacità. Un paio di infortuni a fine stagione (quasi tutti esterni all’attività rugbistica) hanno decretato la chiusura anticipata di una stagione mai decollata.

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