Si è concluso oggi il 1° torneo della “Sirena Befana”, 5 squadre under 16 – Afragola, Nuceria, Partenope Jr, Santa Maria Capua Vetere e Torre del Greco (il Salerno ha dato forfait all’ultimo istante) raggiungendo in pieno lo scopo per cui è stato organizzato dalla Partenope Rugby Junior, quello di riunirsi, tra giocatori, dirigenti, tecnici e famiglie, e ritrovare il sapore dello stare insieme in modo sano, genuino e civile. Respirare dunque lo spirito del rugby alle sue radici, superando le sempre più frequenti e pericolose espressioni di insana e intollerabile voglia di primeggiare sul campo tra i giocatori, con manifestazioni di agonismo ben oltre il regolamento, e fuori dal campo tra tecnici, dirigenti e addirittura genitori al seguito. THIS IS NOT RUGBY, direbbe la buon anima di Sir W. Webb Ellis, padre fondatore leggendario del nostro “gioco”. E al torneo della Sirena Befana (l’avete mai vista una sirena vestita da befana?) i giovani under 16 si sono sfidati in campo per il puro divertimento, dove la legittima e sacrosanta voglia di vincere non deve diventare un motivo di scontri barbari. Gli arbitri De Falco Junior e Massimiliano Salierno, con la saggia supervisione di Salvatore De Falco, hanno egregiamente condotto il torneo, iniziato alle 11 e conclusosi alle 15.00 tra gelide folate di vento di tramontana che hanno intirizzito gli spettatori sugli spalti. Il torneo si è svolto con 2 gironi eliminatori che hanno poi dato vita alle semifinali: Nuceria vs SM Capua Vetere, vinta dai casertani e Torre del Greco vs Partenope Jr, aggiudicata dai napoletani del cavallino rampante. La finale è stata vinta dalla Partenope Jr, ma tutti ormai avevano la testa al calore succulento della pasta preparata sin dalle prime ore del mattino dal mastro di festa Rocco Cossidente, capace di creare una cucina da campo nella palazzina del campo. E i ragazzi, e non solo loro, alla vista dei fumanti piatti di orecchiette, trofie con ragù e cotiche, hanno dato tutto il loro entusiasmo e agonismo culinario. Si è  sentito anche un esile giocatore del Santa Maria, che parlava inglese, chiedere incuriosito cosa fossero quelle cose strane nella pasta “what’s this?”..e qualcuno rispondergli mimando con le dita “chist so’ pile e puorche”!. E’ stato bello vedere la lunga tavolata composita di giocatori dagli accenti diversi, genitori e dirigenti mischiarsi in un’atmosfera “normale” da 3 tempo anglosassone. Al termine la Partenope Jr ha omaggiato le squadre partecipanti di un trofeo simbolico di partecipazione, e in particolare una coppa fair-play è stata assegnata al Santa Maria per aver affrontato la finale in condizioni precarie.
Grazie Sirena e torna presto…