Non solo “roba da grandi”, la palla ovale a Sesto San Giovanni. Anzi, per il Geas Rugby il settore giovanile, in particolare il minirugby, rimane e rimarrà la priorità assoluta. Il Presidente Alfio Lusuardi ci spiega perché.
“Fin dall’inizio – racconta Lusuardi – il Rugby Sesto ha inteso puntare sul coinvolgimento dei più piccoli, in particolare del settore minirugby, come priorità assoluta del proprio lavoro. Oltre a rappresentare i rugbisti del futuro, infatti, i nostri piccoli atleti sono per noi motivo di particolare soddisfazione, perché i valori del nostro sport sono la nostra stella polare: educazione, solidarietà, rispetto dei compagni e degli avversari, determinazione nel non lasciarsi scoraggiare, voglia di divertirsi oltre che di vincere, rispetto delle regole… sono tutte componenti irrinunciabili nella formazione di un bambino che diverrà un adulto. Il rugby, e il minirugby che lo precede, sono tutto questo”.
• Quanti bambini conta il settore minirugby del Geas?
“Nella nostra prima stagione contavamo una ventina di piccoli rugbisti (da 5 a 12 anni). L’anno successivo questi numeri sono raddoppiati, a riprova del grande successo della nostra disciplina, e dell’efficacia del passaparola tra bimbi e genitori. Constatare il coinvolgimento dei genitori – diversi dei quali superano lo stadio di semplici “accompagnatori”, per impegnarsi attivamente nell’associazione sportiva, innamorandosene – è un’altra grande soddisfazione. Anche per la prossima stagione contiamo di continuare a crescere in questo settore, allargando l’ambito del minirugby e forse estendendo l’attività anche fino al giovanile Under14″.
• In che modo?
“Oltre al passaparola così propositivo di cui ho già parlato, alla presenza ad eventi e manifestazione pubbliche, e all’attenzione dei media – sempre più interessati al nostro sport -, è di grande importanza lo sforzo prodotto per farci conoscere nelle scuole, attraverso laboratori, promozione e, da quest’anno, forse anche delle giornate aperte al Manin, che è uno spazio meraviglioso da valorizzare. Continueremo anche a collaborare con il tessuto civico e altre associazioni, tra cui Sestosolidale, perché il rugby non è élite, ma inclusione sociale”.
• Quanto costa un anno di minirugby?
“Costa 200 euro in tutto, compresi zainetto e maglietta. Ci teniamo a mantenere delle tariffe quanto più calmierate possibile”.
• Che cosa dice alle mamme che hanno paura di questo sport?
“Di venire a vedere, senza timore. Scopriranno che è uno sport di contatto, che stimola la fiducia dei bambini, ma non è uno sport violento”.
Info: www.geasrugbysesto.it/mini-rugby/

unnamed (1)