Gino Troiani al Padua, purtroppo non nel senso che è venuto a giocare da estremo, ruolo che ha ricoperto per tanti anni a L’Aquila e in Nazionale, e nemmeno come dirigente (attualmente è il Team Manager dell’Italrugby).
No, Troiani è venuto al Padua “solo”, si fa per dire, in visita di cortesia e, cosa che ormai non sorprende, per partecipare a uno dei Terzi Tempi Padua che, nel corso del tempo, sono diventati così rinomati da essere ormai un momento a cui nessuno vuole più rinunciare.
In questi giorni in vacanza a Marina di Ragusa, Gino Troiani ha voluto conoscere il Padua, i suoi giocatori, la sua dirigenza.
È arrivato al campo del rugby di via della Costituzione quando era già in corso l’allenamento della squadra Senior, al quale ha assistito per una buona mezzora, poi ha incontrato i dirigenti, con i quali ha gentilmente chiacchierato di rugby, delle sue esperienze di giocatore di manager, del territorio che lo sta ospitando. A questo proposito, ha dimostrato di conoscere bene il ragusano e la città di Ragusa, oltre che, naturalmente, il Padua.
Infine, come detto, tutti, giocatori compresi, che nel frattempo avevano conclusa la seduta di allenamento, si sono trasferiti nella Club House paduina dove si è dato il via a un terzo tempo a base di pasta con una salsa detta “alla Saro”, seguita da pasta alla ricotta, salsiccia con patate al forno che rappresentano oramai i piatti tipici del Terzo Tempo paduino e poi finire in bontà, la specialità più conosciuta della pasticceria ragusana: i gustosi cannoli alla ricotta.
Era quasi l’una quando Troiani, in faccia gli si leggeva la soddisfazione di aver passato una bella e “gustosa” serata, ha salutato la compagnia per rientrare in albergo, lasciando tutti con la promessa di un suo ritorno, appena possibile, a Ragusa a patto e condizione che il Terzo Tempo venga integralmente replicato.

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