La società degli Etruschi Livorno non si limita a promuovere il gioco del rugby in tutte le categorie, dagli under 6 alla prima squadra (con un coinvolgimento più o meno diretto anche alla categoria ‘old’). Il sodalizio verde-amaranto non si limita, con i propri preparati tecnici, a insegnare i fondamentali, a indicare la posizione da assumere nelle fasi statiche o a trasmettere i trucchi per placcare un avversario lanciato in velocità. Per gli Etruschi, lo sport è anche solidarietà. I giovani giocatori (una ventina in tutto) delle under che vivono situazioni di reale disagio economico non pagano la quota stagionale normalmente prevista. Non solo. Per una quindicina di atleti under 12 e under 14, sono gli stessi dirigenti verde-amaranto ad effettuare un servizio navetta: tali ragazzi sono portati da casa al campo (e viceversa) per allenamenti e partite. Per tale ulteriore servizio non viene chiesto alcun contributo alle famiglie. “Il nostro quartier generale – spiega il presidente Carlo Ghiozzi – è per il quinto anno presso il campo ‘Tamberi’ di via Russo. Con il tempo, passo dopo passo, abbiamo migliorato i servizi che tale impianto può offrire. Abbiamo affiancato al rettangolo di gioco ed agli spogliatoi, un’organizzata club house e una vera e propria segreteria. L’impianto è situato nella zona nord di Livorno e, al di là della sua funzione prettamente sportiva, è diventato un importantissimo punto di riferimento, anche a livello sociale, all’interno di un’area della città che purtroppo vive una profonda crisi. Negli ultimi anni, nel promuovere la nostra attività, abbiamo lavorato a contatto con le scuole dell’obbligo della zona settentrionale della città ed abbiamo toccato con mano situazioni davvero difficili. Per problemi economici, tanti ragazzi sono impossibilitati a pagare la retta, per praticare una qualsiasi disciplina sportiva. Abbiamo con tali scuole dei quartieri nord, dove svolgiamo gratuitamente il progetto rugby, instaurato un legame molto stretto; sono gli insegnanti a segnalarci i casi sociali e gli alunni in difficoltà. Da veri rugbisti non abbiamo voltato le spalle alle famiglie dei giovani con questi problemi. Abbiamo deciso di accogliere questi ragazzi desiderosi di iniziare l’attività della palla ovale nelle nostre squadre e li aiutiamo concretamente. A costoro non chiediamo contributi. Ci siamo attivati per aiutarli anche negli spostamenti dalle case al campo e li portiamo noi in trasferta, per le varie partite e concentramenti. Il sorriso di questi giovanissimi atleti ci ripaga abbondantemente dei nostri sforzi. Per noi le mete più importanti non sono quelle realizzate dai nostri atleti all’interno del terreno di gioco, nelle ‘drammatiche’ partite di spareggio. Per noi le ‘mete’ vere sono altre….”.

Nella foto il presidente Carlo Ghiozzi

carlo ghiozzi - presidente etruschi