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 “Sarà come iniziare un nuovo campionato. Di sole 11 partite, ma dovremo di fatto ripartire da zero”. Nessun volo pindarico per Paolo Panzieri, vicecapitano della Guidi Impianti Pesaro Rugby alla vigilia della ripresa della stagione. Piuttosto parole di un rugbista che ben sa che quanto fatto sin qui conta davvero poco, perché poi quando si entra in campo sono sempre i placcaggi e la voglia di sacrificarsi a fare la differenza. Domenica alle 14.30 la prima partita del girone di ritorno, subito in trasferta a Noceto contro la terza in classifica, unica squadra in grado di appaiarla nel girone di andata per perdere poi terreno nelle ultime due giornate del girone di andata, tanto che ad oggi si trova a 9 punti, a quasi due vittorie di differenza. “In Emilia contro di loro non abbiamo mai vinto. All’andata grazie al nostro gioco alla mano siamo riusciti ad avere la meglio, ma ora loro dovrebbero aver inserito un pilone pesante. Oltre a questo inizieremo a trovare campi pesanti che probabilmente ci costringeranno ad un gioco più chiuso, vicino alle ruck. Aldilà di questo mi sento di dire che siamo davvero pronti”. Nonostante La Guidi Impianti si riprometta di non abbandonare il suo gioco, dovrà quindi essere pronta anche alla guerra di trincea, aggressiva al massimo per non permettere alla mischia avversaria di prendere il sopravvento. Un mese e mezzo circa senza partite vere potrebbe aver pesato nella testa dei giallorossi, ma certamente non nelle gambe: “Grazie al tecnico Ballarini e al preparatore D’Amen ci siamo allenati tanto e davvero bene. Purtroppo non sempre sul campo, ma anche sfruttando la palestra del Ledimar siamo comunque riusciti a fare quanto di eravamo prefissati. Abbiamo tutti una grande voglia di scendere in campo”. Nessun accenno sul fatto che una vittoria sarebbe davvero preziosa per entrambe le quadra, per Pesaro per fuggire in classifica e per Noceto per riaprire la lotta playoff. “Siamo concentrati sulla gara e sappiamo quanto sarà dura. Non credo che io e i miei compagni siamo appagati per quanto fatto sin qui, ma guardando avanti vogliamo fare un passo alla volta