Nella 6° giornata di ritorno del girone 1 del Lazio, con la vittoria a casa della Roma Urbe di sabato scorso ( 30 a 13 , con 5 mete), i Corsari scavalcano ben 2 posizioni, superando proprio la Roma Urbe ed il Nuovo Sabina, e raggiungendo il 6° posto con 30 punti. Ottimo risultato in considerazione del fatto che, allo stesso punto del campionato nel girone di andata (6° appunto), la squadra si trovava all’ultimo posto con 0 punti !

“L’auspicio è quello di fare il maggior numero di punti possibile nelle partite che rimangono ” – dice il capitano Mario Preziosi –  “ d’altronde nelle prossime 6 partite (incluso il recupero per neve) ben 5 le abbiamo in casa, anche a causa delle inversioni che abbiamo dovuto fare alla fine del girone di andata per la nota vicenda del campo di Vermicino. La squadra sta bene, siamo un buon gruppo ed affrontiamo, pur con molte difficoltà, il traffico ed i disagi che incontriamo per raggiungere le 3 Fontane. Cominciamo a “girare” ed il nostro gioco comincia a risentire del lavoro che abbiamo fatto finora”.

Alessandro Cosi interviene “anche i ragazzi nuovi, che hanno cominciato con noi da meno di 12 mesi, si sono inseriti benissimo e con il turn-over a cui il nostro allenatore ci sottopone, hanno modo di giocare e fare esperienza. Purtroppo ci penalizzano gli infortuni, anche Marco Corona, uno dei pilastri della squadra, si è infortunato domenica e ne avrà per 2/3 settimane.”

I Corsari da oltre 2 mesi sono ospiti alle Tre Fontane, grazie alla disponibilità degli amici rugbysti della Roma, che hanno capito le difficoltà della società e della squadra ed hanno concesso gli spazi per giocare ed allenarsi.

Ormai il campionato dei Corsari è destinato a concludersi all’EUR, infatti l’udienza che deciderà del campo tolto dal Comune di Frascati si terrà il 16 maggio prossimo.

“Purtroppo abbiamo perduto tantissimi ragazzi delle giovanili,” lamenta la dirigenza, “infatti mentre i ragazzi più grandi, grazie anche alla loro autonomia di movimento, ci hanno quasi tutti seguito all’EUR, alcuni ragazzi, più piccoli e non indipendenti, hanno optato per destinazioni più vicine. Ma quello che ci dispiace di più è che molti ragazzi, che avevamo avviato con tanti sacrifici a questo magnifico sport,  hanno proprio smesso di fare rugby!” ” Tutto ciò perché? Solo per un dispetto! Infatti sul campo che ci hanno tolto non gioca nessuno ed erbacce e spine lo stanno di nuovo invadendo, così come quando lo avevamo preso noi! Se ci verrà data ragione, qualcuno dovrà pagare per tutti i danni ed i disagi che abbiamo dovuto sopportare!”