QUANDO la vedi correre in campo a soccorrere il giocatore infortunato, spesso il doppio se non il triplo di lei, la battuta dalla tribuna a larga maggioranza maschile può arrivare. Anche salace. Ma lei, Silvia Privitera, 35 anni appena compiuti, da Milano, incassa e passa.
«Sì, forse qualche battuta c’è stata e ci sarà, ma sempre nello spirito fiorentino».
Una donna tra i rugbisti deve per forza avere le spalle larghe, se poi è la massofisioterapista non le può mancare una certa forza fisica considerati i muscoli dei giganti del Firenze Rugby 1931 con cui si trova a lavorare dal primo settembre. Tra le poche donne in Serie A nel settore della fisioterapia con una squadra di rugby maschile, Silvia ha iniziato quasi per caso. 
«ERO A ROMA per visitare una mostra su Van Gogh quando, in coda, ho conosciuto alcuni rugbisti e siamo diventati amici. A gennaio, così, ho cominciato con l’Under 20 della Lazio dove sono rimasta fino a giugno. Prima di approdare a Firenze». 
Nelle sue precedenti esperienze professionali ‘Silvia fisio’, come la chiamano i rugbisti appena la vedono, ha lavorato presso centri specializzati, tra l’altro con Tavana e Pellicciotta, medici del Milan, con Melegatti, ex medico della Nazionale Italiana di Rugby e con Giovanni Serni, medico sociale della Fiorentina. Negli ambiti di ortopedia, post chirurgica, drenaggio linfatico, terapia strumentale, massoterapia, riabilitazione sportiva, Silvia è molto preparata. 
Però, come direbbe il saggio, una domanda nasce spontanea, qualche difficoltà nel lavorare coi rugbisti? La risposta è tanto secca, quanto franca. «Nessuna dal punto di vista fisico perché sono abbastanza forte. Poi, come dico sempre, il problema c’è dove lo si vuol vedere. È un ambiente vivace, mi hanno accolta bene, la squadra è compatta, sono ragazzi molto gentili, anche l’allenatore. Mi piacerebbe restare qui a lungo. Non ho mai giocato a rugby, ma ho fatto judo a livello agonistico nelle Fiamme Oro. Se il mio ragazzo è geloso? Sono single». 
SILVIA PARLA chiaro ma qualcosa preferisce tenerlo ancora per sé, come i progetti futuri.
«A febbraio — conferma — sarò a Danza in Fiera, parteciperò come Fisioterapista con uno stand specifico. I miei obiettivi, però, preferisco tenerli segreti. Il mio sogno, comunque, era lavorare in panchina e questo lo sto realizzando». Intanto è già sbarcata sul web, con il suo sito interner www.silviafisio.it. L’indirizzo non potrebbe essere diverso… (firenzesport)