Partirà giovedì 25 giugno dall’aeroporto Marconi di Bologna la Nazionale italiana di rugby formata da Vigili del Fuoco che parteciperà a Fairfax (Washington) ai World Police & Fire Games, i giochi mondiali di categoria che vedranno arrivare oltre 20 mila atleti provenienti da una cinquantina di nazioni.
Sarà come sempre un’esperienza da vivere a 360 gradi, soprattutto perché voluta fortemente da tutti i componenti della spedizione che si sono autotassati in toto pur di riuscire a partecipare. La Fir ha dato il proprio contributo e “benedizione” a questa realtà affiliata, vestendo atleti e dirigenti con le attrezzature delle nazionali maggiori.
Adesso la parola al campo, con l’emozionante prologo della cerimonia inaugurale in perfetto stile olimpico che si terrà venerdì 26 alle 18 nel RFK memorial stadium di Washington, mega impianto, oggi sede dello D.C. United militante nella major league di soccer ed intitolato a Robert Fitzgerald Kennedy.
La squadra italiana – sempre guidata dal feltrino Stefano Giop – è in pieno rinnovo; dopo la chiusura di un ciclo a New York 2011 con la finalissima persa contro la Nuova Zelanda, sono entrate forze fresche che hanno potuto tastare il terreno a Belfast 2013, dove chiusero al 5° posto alle spalle di Nuova Zelanda, Francia, Inghilterra ed Irlanda. Vedremo come andrà quest’anno con la concorrenza che – manco a dirlo è agguerritissima. Presenti i “tutti neri” detentori del titolo da 2 edizioni, poi la Francia, finalista in Irlanda ed il Galles che vinse nel 2008 a Liverpool. Quindi Australia, Inghilterra, Canada e Stati Uniti con formazioni di vari distretti, Hong Kong, Malesia, Sri Lanka.
L’umore del gruppo è ben descritto da Marco Lunanova, trequarti del Mirano al suo terzo mondiale. “Ho vissuto da novellino la finale di New York ed ora sto vivendo questo rinnovamento intrapreso, con qualche responsabilità in più. Fermo restando che è sempre un onore rappresentare l’Italia, andremo a confrontarci con squadre di alto livello dove sarà necessario imporre il nostro gioco in attacco ed avere una difesa solida ed aggressiva, che abbiam dimostrato in più occasioni di possedere. Faremo come punto di forza l’unione del gruppo, con quel feeling che si crea in un attimo dentro e fuori dal campo e la volontà da parte di tutti di tornare a prenderci un posto sul podio. Rispetto a Belfast, sono convinto che avremo quel pizzico di maturità in più che ci consentirà di
di poter puntare in alto e dimostrare il nostro valore”. Il via agli incontri martedì 30 giugno sui campi in sintetico di Lake Fairfax.
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