Il viaggio di ritorno da Lecce era stato “allegro”, e usiamo questo aggettivo per non usarne altri più eccessivi.
Due giorni dopo, una cena con tutti i protagonisti del vittorioso spareggio con Rieti, aveva aperto i festeggiamenti per la salvezza raggiunta.
Ma si trattava di momenti “privati”. Per Sabato 14 giugno, invece, la dirigenza del Padua ha organizzato una festa aperta a tutti quei cittadini che vorranno condividere con i giocatori biancazzurri la gioia per una salvezza arrivata solo dopo uno spareggio, ma non per questo meno meritata.
L’evento, denominato “PartyTime – Padua per tutti – tutti per il Padua”, si terrà, a partire dalle ore 21, al Campo del Rugby di via della Costituzione e sarà anche l’occasione per premiare tutti i giocatori delle diverse formazioni biancazzurre, dai ragazzi dell’Under14, a quelli della squadra Senior, passando gli Under16 e Under18.
Il momento centrale della serata sarà certamente l’esibizione dell’Onorata Società, la band ragusana da diverse stagioni protagonista della scena musicale iblea e non solo.
Ma perché il Padua ha scelto proprio l’Onorata per festeggiare la salvezza? La spiegazione la troviamo nelle parole di Stephanie, la cantante del gruppo: «Non conosco il mondo del rugby ma so che, a dispetto delle apparenze, si tratta di uno sport molto corretto e che tra i suoi obiettivi ha quello di unire, sia i giocatori che il pubblico. Un po’ quella che è anche la nostra mission: unire le persone, trasmettere emozioni, far star bene la gente».
«Io invece il rugby lo conosco abbastanza bene», adesso è Christian, il chitarrista, a parlare, «e so che tra i XV che scendono in campo non c’è un vero e proprio leader e che tutti concorrono alla vittoria della squadra. Tra di noi dell’Onorata è lo stesso. Anche noi non abbiamo un leader perché tutti siamo necessari al raggiungimento dell’obiettivo. Diciamo che il leader è il gruppo, oppure che ognuno lo è per un aspetto specifico. Ci siamo dati i ruoli a seconda delle nostre capacità e competenze». Così come si fa in una squadra di rugby, aggiungiamo noi, dove chi è veloce gioca all’ala e chi è pesante va in mischia.
Ma non sono solo questi gli aspetti che accomunano gli otto componenti dell’Onorata Società a una squadra di rugby, e al Padua in particolare.
Paolo, l’altro cantante: «Oltre che compagni d’arte, noi siamo anche amici. Ci vediamo tutti i giorni, anche quando non suoniamo, e viviamo questa esperienza artistica come se fossimo una vera e propria famiglia». Sembra di sentir parlare uno dei giocatori del Padua, non è vero?
Così come sembra di stare ad ascoltare un rugbysta quando Massimo e Vincenzo, bassista e tastierista, dicono all’unisono: «E poi, alla fine dei ogni nostro concerto, anche noi festeggiamo con il terzo tempo, durante il quale beviamo, mangiamo, ci divertiamo come se avessimo vinto una partita».
A questo punto non sono più dubbi: il Padua Rugby Ragusa non poteva scegliere miglior gruppo per festeggiare la propria permanenza in serie B!unnamed (1)