Due settimane d’intensi allenamenti. Il CUS Ad Maiora Rugby 1951 ha utilizzato al meglio la pausa del campionato dei serie B, a causa del match della Nazionale nel 6 Nazioni, per preparare al meglio la sfida di domenica alle ore 14,30 al centro sportivo Angelo Albonico contro il CUS Milano, protagonista all’andata di una rimonta conclusiva e di un successo rocambolesco per 21-20. Non sarà in campo Federico Ferrari, autore di due delle tre mete realizzate nel derby perso sul campo del VII, perché oggi partirà per gli Stati Uniti, dove si fermerà per tre settimane e visiterà alcune Università, per poi scegliere la sede del suo dottorato. Nella vita del trequarti biancoblù, infatti, oltre al rugby occupa un posto importante lo studio ed è proprio questa la filosofia perseguita dal CUS Torino e che tanto piace al presidente Riccardo D’Elicio.

«Sono arrivato a Torino – racconta Ferrari – già lo scorso anno, per conseguire la laurea magistrale in Statistica, dopo aver concluso quella triennale in Economia e Finanza a Bologna. Ho svolto con la squadra tutto il ritiro e poi mi sono reso conto che non sarei riuscito a sostenere l’impegno rugbystico, avendo già quello universitario. Studio Statistica alla Facoltà di Matematica a Palazzo Campana. Ho vinto una Borsa di Studio del Collegio Carlo Alberto, una fondazione nata su iniziativa della Compagnia di San Paolo e dell’Università di Torino, per seguire un Master in Statistica e Matematica Applicata. Ho dunque un doppio binario di studi, che in questa stagione sono comunque riuscito abbastanza a conciliare con gli allenamenti. In tutto ho infatti disputato cinque partite».

Negli ultimi tempi Federico ha mandato domande di dottorato in Statistica a varie Università americane e oggi volerà negli States. «Il corso durerà quattro anni – spiega – e nel primo seguirò delle lezioni, di livello più alto rispetto a quello della laurea magistrale, e farò un po’ d’insegnamento. Per il resto sarà un dottorato di ricerca. Ho sostenuto parecchie interviste via skype o al telefono e sono stato accettato a Duke, a Durham, nella North Carolina. È quotata, anche sul fronte sportivo con una squadra di basket fortissima. Mi hanno invitato per farmi visitare l’Università e spiegarmi i dettagli del programma. Poi andrò a Los Angeles, all’University of California di Irvine, e a Boston, alla Brown University, perché anche loro mi hanno offerto un posto. A Los Angeles starò una settimana e mi piacerebbe andare in spiaggia a fare un po’ di surf. Non sono un esperto, ma l’ho già provato e mi piace».

Ferrari ha 23 anni ed è nato a Parma, città di rugby. «Ho iniziato a praticarlo in terza elementare – ricorda – e sono stato per 11 anni sempre al Rugby Parma. Ho fatto tutta la trafila nelle giovanili, militando in Under 16 e Under 18 Elite e poi sono passato in prima squadra in serie C e siamo stati promossi in B. In famiglia avevo uno zio, Alessandro Alessandri, che ha sempre giocato a rugby. Aveva cominciato nel Cus Parma, con il quale conquistò lo scudetto universitario, è poi è andato al Rugby Parma, disputando dodici campionati in serie A. Il suo ruolo abituale era il terza linea, ma ha fatto anche il centro e l’ala. Terminata la carriera agonistica, è rimasto nella società gialloblù come allenatore e dirigente del settore giovanile. È stato un esempio per me. Sono sempre stato mediano di apertura e quest’anno Lucas D’Angelo mi sta facendo provare diversi ruoli e mi ha impiegato come ala e centro. Il gioco del CUS mi piace, perché dà a ognuno la possibilità di adattarsi e d’imparare a fare un po’ tutto».

A Settimo Federico ha segnato le sue prime due mete in maglia CUS. «È vero – osserva – ma non credo di avere avuto un particolare merito personale. In occasione della prima abbiamo mosso la palla molto bene in velocità e io ho trovato un corridoio laterale che ho potuto sfruttare. Nella seconda sono stati gli altri ragazzi a fare tutto bene e Amadasi mi ha smarcato con un bel passaggio. Non ho dovuto fare altro che schiacciare. Abbiamo perso perché non siamo riusciti ad avere un alto possesso dell’ovale. Con qualche fallo di troppo abbiamo poi consentito loro di guadagnare campo e abbiamo dovuto difendere molto. Nel secondo tempo questo aspetto ci ha penalizzato e ci è costato due mete».

L’emiliano domenica farà il tifo da lontano per i compagni, nella sfida contro il CUS Milano in cui mancherà il capitano Andrea Merlino, infortunato a una caviglia:«Mi sono ambientato molto bene in squadra e tutti si sono dimostrati molto disponibili nei miei confronti, accettando il fatto che non potessi garantire la mia presenza al 100%. Durante questo periodo negli Stati Uniti cercherò di tenermi in forma e al ritorno ho intenzione di rientrare in gruppo e di terminare la stagione, dando il mio contributo. Molti trequarti che erano infortunati stanno recuperando e troverò una bella concorrenza per conquistarmi il posto. È una condizione che mi stimola. Al momento siamo primi in classifica e sono fiducioso che manterremo questa posizione. Sappiamo imparare dagli errori e dopo la sconfitta di Settimo sono convinto che sapremo ripartire nel modo migliore domenica, anche se il CUS Milano è un’ottima compagine e all’andata ci ha già battuto».

Sabato dalle 9,30 in poi, con la conclusione dopo pranzo, il Settore Propaganda parteciperà a un raggruppamento a San Mauro. Nel pomeriggio le due Under 14 cussine ospiteranno a Grugliasco dalle 15,30 l’Orbassano e l’Ivrea. Domenica il match della compagine senior sarà preceduta all’Albonico da quelli dell’Under 18 territoriale, alle 11,30 contro lo Stade Valdotain, e dell’Under 16 Elite, che alle 12,30 affronterà l’Asr Milano. Alle 14,30 i Bulls, nella terza giornata della fase di Passaggio di serie C, saranno ospiti del San Mauro.