Il Patarò Lumezzane tira un grosso sospiro di sollievo: grazie al successo, per 21-15, conquistato contro Udine la matematica salvezza dista un solo punto. Per infilare tale lunghezza in graduatoria, il XV di Gosling – che ora comanda la classifica del secondo girone retrocessione della serie A- ha a disposizione ancora due partite. Il mantenimento della categoria sembra quindi più che fattibile.
Il match con Udine è stato probabilmente uno dei più emozionanti e intensi visti sul sintetico del Rossaghe, ed è rimasto in discussione fino al triplice fischio. I padroni di casa sono stati molto abili a smorzare il ritmo e l’entusiasmo dei trequarti friulani fin dal complicato avvio e a far leva sul proprio punto di forza: la mischia chiusa. Proprio da tale fase del gioco sono infatti arrivati la maggior parte dei calci di punizione ottenuti, che l’apertura Faralle ha infilato tra i pali con una precisione impressionate. Portano solo la firma dell’apertura argentina i 21 punti messi a referto dai rossoblù. Il vivace e veloce gioco di Udine ha invece fruttato due marcature.

COMMENTI – “Abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo posti per la seconda parte della stagione, cioè conquistare il primo posto del girone – esordisce coach Gosling – . I ragazzi sono stati bravi a controllare una partita molto dura, soprattutto in chiave difensiva: Udine ha degli ottimi trequarti, che hanno mosso molto bene l’ovale, spostando il gioco velocemente. Noi abbiamo fatto la differenza soprattutto in mischia e al pack va in larga parte il merito di questa vittoria, che ci permette di vivere con serenità gli ultimi due incontri della stagione. “
“ Non abbiamo mai mollato e, ancora una volta, abbiamo dimostrato di avere una marcia in più quando giochiamo in casa – spiega Nicola Cattina, capitano del Lumezzane – . In difesa c’è ancora qualcosa da migliorare, ma siamo riusciti a contenere i danni. Udine ha esplorato bene tutto il campo e ha provato a sorprenderci cambiando il senso del gioco, ma siamo stati bravi a difendere la nostra linea di meta.”
CRONACA. Il match comincia con il piede giusto, quello di Faralle, che al 2’ infila il primo dei 7 calci di punizione complessivamente realizzati. Ma Udine risponde immediatamente con la pregevole meta realizzata dall’ala D’Anna, al 4’ minuto di gioco. Un avvio molto pericoloso, che i padroni di casa riescono a controllare: grazie ai calci di punizione ottenuti, nella maggior parte dei casi da mischia ordinata, i rossoblù tengono a distanza gli ospiti fino alla pausa, mettendo a referto altri 12 punti. Anche Udine ha la possibilità di allungare dalla piazzola, ma Robuschi prima e Barella poi non trovano la via dei pali.
L’avvio della ripresa è da brividi di paura: Udine si rende pericolosa da touche in tre occasioni consecutive, monopolizzando l’area dei 22 metri rossoblù. I valgobbini reggono e respingono, fino all’espulsione temporanea del Pilone Piciaccia (in campo nonostante la frattura al naso rimediata domenica scorsa a Torino). Dopo 16 minuti di assedio, grazie all’abilità dei propri trequarti, i friulani mettono a segno la marcatura trasformata, che riapre il match. Il pareggio lo firma Barella poco dopo, infilando un facile calcio centrale. A nove minuti dal termine, il Lumezzane è così costretto a ricominciare da capo. Mantenendo i nervi saldi e le maglie difensive piuttosto strette, i padroni di casa salvano il match e l’intera stagione: al 35’ Faralle guadagna un calcio di punizione che poi trasforma, mentre a un minuto del triplice fischio l’immenso lavoro del pack vale la pedatona che chiude il match sul definitivo 21-15.

Foto di Edoardo Bonetti.

Foto di Edoardo Bonetti.