RugbymenIl mio rugby è differente, non ha niente a che vedere con quello professionistico, i due sport sono tanto vicini quanto lontani. Una mischia professionistica da 850kg potrebbe farsi da parte contro una mischia di serie C, da oltre 1000kg, dettagli, poi che siano muscoli o grassi. I piloni che guardo la domenica non sono dei muri invalicabili, ma sembrano più dei teneri orsacchiotti che fanno la faccia brutta, ma a cui piace essere strapazzati e che dire del tallonatore con l’ aria da giocatore professionista…di briscola in 5 messo li al centro della trincea a prendere mazzate e a pensare, invece che quell’asso di mazze in un’ altro contesto sarebbe valso ben 11 punti. Le due seconde linee fanno il lavoro sporco, lì dietro a sostenere i culi di quei grassoni che non riuscirebbero a stare in piedi da soli. I due flanker dovrebbero essere li per ricucire le fasi di gioco, ma spesso il mister li tira in campo dicendogli <<corri e placca fin che puoi, se sei stanco dopo esci>>. A chiudere questo fantastico “pacchetto” infine abbiamo la terza centro, che non ha nessun rapporto con la potenza fisica di Parisse, ma in serie C spesso e volentieri ci si trova un pilone troppo magro o troppo alto che invece di fare la riserva si mette a disposizione e fa ciò che può. Concluso il lavoro dei “mezzi pesanti” arriva il turno di ingegneri e progettisti. I primi due sono il mediano di mischia (ingegnere) e il mediano d’apertura (capo cantiere), con quel rapporto instabile fatto di amore e odio, pronto a saltare in aria per un passaggio mal riuscito. L’opera iniziata da questi ultimi viene portata avanti dagli “operai”, i due centri; animali in via d’ estinzione nelle categorie non professionistiche, bisogna optare tra il placcatore e quello dalle mani buone, già perchè difficilmente a questi livelli si trova qualcuno con entrambe le doti. Adesso arriviamo alle ali, avete presente Venditti? 187cm per 110kg, bhè dimenticatelo, in serie C le ali pesano 60kg e corrono per spirito di sopravvivenza. In fine l’estremo, un ruolo delicato, macchè, un ragazzo al primo anno di rugby con le mani buone ed un’ ottima presa al volo, un solo difetto, non conosce bene le regole e invece di gridare MARK quando prende la palla al volo dentro l’ area dei 22m dalla sua bocca esce un orrendo MACCCOOOOOOOO.

 

My rugby is different, my rugby is NOT PROFESSIONAL RUGBY.