Netta vittoria dei ragusani sulle Aquile del Tirreno Barcellona, seconda forza del campionato. E adesso, dopo il recupero con il Misterbianco, c’è lo spareggio con la Nissa, prima tappa verso la serie B.

Era la classica partita di fine campionato che non ha più nulla da dire ai fini della classifica, e con questo spirito l’hanno interpretata i due XV scesi in campo oggi pomeriggio al Petrulli di Ragusa.

Padua Rugby Ragusa e Aquile del Tirreno Barcellona hanno così dato vita a un incontro molto bello, spumeggiante, giocato esclusivamente per il piacere di giocare.

Alla fine a uscire vittorioso dal campo, con il punteggio di 34 a 12, è stato il Padua, grazie a una prestazione maiuscola, a tratti irresistibile, sia della mischia che nel gioco al largo.

Eppure, dopo un buon inizio della squadra di casa, erano state le Aquile a passare in vantaggio, complice una svista colossale dell’arbitro, il signor Marcello Marchese, che ha concesso, all’ottavo, una meta a Gabriele Torre nonostante il giocatore messinese non fosse riuscito a schiacciare un ovale che gli era arrivato tra le mani dopo un clamoroso pasticcio della difesa biancazzurra. La successiva trasformazione di Miroddi, da posizione centrale, dava altri due punti ai barcellonesi. 0 a 7.

Il tempo di rimettere da centrocampo e i ragusani segnano una meta da manuale: mischia sulla linea dei dieci metri messinesi, apertura a Enoc Valenti, oggi nell’insolita posizione di primo centro (ottima la sua prestazione), che fa fuori il suo diretto avversario e si lancia, indisturbato verso l’area di meta avversaria. Peppe Iacono sbaglia poi la conseguente trasformazione. 5 a 7.

La partita, come detto, è bella, e le azioni si susseguono uno dopo l’altra, anche se nessuna delle due squadre riesce a concretizzare.

Al 23° un’altra bellissima azione ragusana porta Eugenio Lo Presti a schiacciare l’ovale in area di meta ma per il signor Marchese l’attacco biancazzurro ha fatto un velo dopo il passaggio della freccia Ortolano al suo numero otto.

Al 30° il Padua passa finalmente in vantaggio. Punizione veloce di Giovanni Gurrieri, apertura a capitan Iacono che fa il buco, scarico a Valenti, passaggio a Gabriele Calamaro, e il secondo centro ragusano deve solo galoppare fin dentro l’area di meta. Iacono, a conferma che oggi il suo piede non è proprio in forma, non centra l’acca. 10 a 7.

Adesso è il Padua a dettare legge, la legge della capolista, e le Aquile sono nell’angolo.

Quattro minuti dopo arriva la seconda meta di Valenti. Mischia a centrocampo, buco di Peppe Iacono, oggi veramente incontenibile, scarico al primo centro ibleo, e corsa a perdifiato fino alla meta. Il capitano sbaglia ancora il calcio. 15 a 7.

Su questo risultato termina il primo tempo.

La capolista non è una “capolista per caso” e lo dimostra già alla prima azione del secondo tempo: ruck nella metà campo messinese, l’ovale arriva a Calamaro che finta il passaggio e invece entra, poi scarico a Carbonaro e infine pallone a Modica che segna la sua meta con un volo plastico. Finalmente Peppe Iacono centra i pali. 22 a 7.

Alla ripresa del gioco escono Antonio Modica e Giuseppe Di Mauro per Alessandro Denaro e Giovanni Raspaglia.

E se il Padua è capolista con merito, le Aquile del Tirreno sono seconde a ben ragione: lo dimostrano tre minuti dopo, quando segnano, di forza, una meta con il loro pacchetto degli avanti. A schiacciare il pallone è Gaetano Scolaro. Gabriele Torre, invece, sbaglia la difficile trasformazione. 22 a 12.

Al 49°, per una leggera distorsione alla caviglia, esce Giovanni Tumino e prende il suo posto Andrea Solarino.

Al 59° il signor Marchese annulla, per un dubbio passaggio in avanti, una meta ad Alessandro Denaro.

Al 67° la difesa messinese ricambia il pasticcio di inizio gara. La Maestra, dentro la propria area di meta, svirgola goffamente un calcio di liberazione, permettendo a Gianfranco Arrabito di schiacciare comodamente l’ovale. Tanto per cambiare, Iacono sbaglia la trasformazione. 27 a 12.

Prima della ripresa del gioco, altri cambi in casa Padua: escono Arrabito, Giorgio Carbonaro e Michele Campanella, entrano Antonio Francone, Gianluca Tumino e Paolo Bellio.

Al 73° Peppe Iacono suggella una prestazione da incorniciare con una meta marcata grazie a una punizione battuta veloce sui cinque avversari che coglie di sorpresa la difesa messinese.

La partita finisce qui. Da segnalare c’è solo l’ingresso in campo di Vincenzo Leggio che prende il posto di un buon Adriano Nicita e la festa a fine partita, con tutti i giocatori che, indossando una maglietta commemorativa della vittoria del campionato, vanno a ringraziare i tifosi presenti in tribuna per il sostegno che hanno avuto durante tutta la stagione.

Oggi migliore in campo è stato Peppe Iacono, perché presente in ogni azione della propria squadra, dando il là a una prestazione maiuscola del XV ibleo.

Domenica prossima si recupera la partita con il Misterbianco, saltata a causa dello sciopero dei Forconi, poi, dopo una settimana di riposo, si va a Caltanissetta per contendere alla Nissa, in uno scontro andata e ritorno, il posto nella griglia play off promozione.

Nella foto, la meta di Peppe Iacono