Ufficializzata dalla Fir la composizione di tutti i campionati nazionali, adesso si aspetta il due ottobre per ritornare a giocare.

 

Giorni fa la Fir ha reso noto le formule dei diversi campionati nazionali di rugby, dall’Eccellenza alla C, con novità sostanziali per la sola serie B che, per quanto riguarda i gironi dell’Area 2 e 4, prevedono, così come già per le altre due aree, il ritorno ai gironi unici a 12 squadre.

Per il torneo che ci riguarda da vicino, la serie C1 siciliana, la formula è quella delle ultimi due stagioni: una prima fase tutta siciliana, cui prenderanno parte, oltre al Padua, anche CUS Catania (retrocessa dalla B), Nissa, CLC Messina (la nuova franchigia peloritana), Palermo e Syrako Siracusa.

Successivamente, le prime due classificate di ciascuno dei tre gironi che compongono l’Area 4: Sicilia, Campania e Puglia saranno ammesse alla Poule Promozione. La vincente si guadagnerà il posto in serie B.

Per i biancazzurri iblei, dunque, ancora un anno di purgatorio in C1, dopo la sfortunata scorsa stagione, conclusasi con la discutibile e discussa sconfitta di Napoli, che ha sancito la promozione dei Partenopei.

Che il Padua giocherà la prossima stagione in serie C1 lo ha confermato anche il Consiglio Nazionale Fir che nei giorni scorsi ha decretato il ripescaggio in serie B del Villa Pamphili con la motivazione ufficiale, rilasciata dai dirigenti Fir, che i romani hanno chiuso il loro girone con un punto in più rispetto al Padua.

Peccato che, lo diciamo noi ma lo sanno tutti, il girone in cui era inserito il Villa Pamphili fosse meno selettivo rispetto a quello dei ragusani, essendo formato dalle prime tre classificate dei due gironi laziali, mentre a quello cui ha partecipato il Padua erano state ammesse le prime due classificate dei gironi di Sicilia, Puglia e Campania. Fermarsi solo a un parametro, i punti in classifica, non rende giustizia alle sei squadre meridionali. Senza considerare che i ragusani, al termine dei Play Off, hanno percorso circa 5.000 km, con quattro trasferte fuori regione da 1.200 km l’una, mentre per i romani la più lunga trasferta è stata solo a 90 km.

Per il Team Manager del Padua, Ciccio Schininà, «la Fir dovrebbe adottare nuovi criteri per scegliere le squadre da ripescare. Limitarsi ai punti in classifica è riduttivo e non premia i sacrifici di tante società. Lo ammetto, siamo delusi e arrabbiati, ma ormai i giochi sono fatti e a noi non resta altro che concentrarci sul prossimo campionato, con la speranza di fare meglio rispetto alla stagione appena conclusa. Sappiamo che non sarà facile perché la nuova C1 sarà composta da squadre tutte molto competitive, a cominciare dalle siciliane Cus Catania, Nissa e franchigia messinese, ma ci piacciono le sfide e proveremo anche quest’anno a raggiungere la serie cadetta».

La fase regionale prenderà il via domenica 2 ottobre, mentre la Poule Promozione presumibilmente inizierà a cavallo delle feste di fine anno. Il Padua inizierà la preparazione precampionato martedì 23 agosto.

 

Questa la composizione dei tre gironi dell’Area 4

Pool Campana
Arechi Rugby, Amatori Torre del Greco, Rugby Rende, Rugby Santa Maria Capua Vetere, San Giorgio del Sannio, Rugby Afragola

Pool Pugliese
Amatori Monopoli, Tigri Rugby Bari 1980, CUS Foggia, Svicat Rugby, Salento XV Trepuzzi, RC Granata

Pool Siciliana
CUS Catania, Padua Ragusa, Nissa Rugby, CLC Messina, Palermo Rugby, Syrako Siracusa

meta_scrofani