Una prestazione maiuscola, tutta cuore, sacrificio e furore agonistico, non basta al Paganica Rugby per avere ragione della capolista Civitavecchia Centumcellae.
I laziali, che finora avevano dominato tutti gli avversari incontrati, violano lo Iovenitti per 26-24 ma, al fischio finale di Ruta (rivedibile il suo arbitraggio, pesa in particolar modo un giallo solare per placcaggio in ritardo non comminato agli ospiti nel secondo tempo), gli applausi scroscianti sono tutti per i ragazzi di coach Sergio Rotellini, i quali comunque strappano un punto (il primo lasciato per strada dai civitavecchiesi) che potrebbe rivelarsi fondamentale nel prosieguo del campionato.
La cronaca.
Il Civitavecchia prova da subito a far valere la maggior prestanza fisica e chiude il Paganica nei suoi 22 difensivi, ma i rossoneri tengono costante la pressione sui punti d’incontro sporcano le linee di trasmissione e tolgono così certezze al veloce gioco alla mano degli ospiti che vanno in confusione: su un passaggio sbagliato è rapace Anitori che ruba l’ovale, scatta in campo aperto e dopo un assolo di 50 metri va a finalizzare schiacciando in meta.
Stefano Rotellini manda a segno anche la trasformazione portando così il Paganica sul 7-0.
Il Civitavecchia, punto nell’orgoglio, torna avanti in maniera veemente e capitalizza poco dopo il quarto d’ora: ovale che esce veloce da una ruck sui 5 metri, cambio d’angolo di Falsaperla che sbilancia Fabio Rotellini e marca il 7-5.
La stessa apertura ex Fiamme Oro trasforma e rimette quindi in parità le sorti del match.
La meta dà coraggio agli uomini di Granatelli che mettono la freccia al minuto 34: touche sul secondo blocco, ovale in cassaforte e apertura al largo verso Rodriguez che carica centralmente rompe un placcaggio e deposita in mezzo ai pali.
Facile la trasformazione di Falsaperla e laziali che si issano sul 14-7.
Il Paganica però non demorde e, proprio sul finire di frazione, accorcia le distanze grazie ad un piazzato di Stefano Rotellini che vale il 14-10.
La ripresa si apre con il nuovo allungo civitavecchiese: azione su più fasi sviluppata a cavallo dei 5 metri rossoneri, i laziali assorbono uomini al centro per poi trasmettere sugli esterni dove Massai sfrutta il sovrannumero offensivo e finalizza alla bandierina.
19-10 con Falsaperla che da posizione defilata non trasforma.
Con calma e pazienza il XV di Sergio Rotellini riorganizza il suo gioco e si riporta sotto break con il secondo piazzato realizzato da Stefano Rotellini.
I rossoneri prendono coraggio, alzano il ritmo, costringono Civitaveccchia a ricorrere al fallo sistematico e, quasi in successione, si vedono assegnare altri due calci mandati a segno da Stefano Rotellini, che riporta così il parziale in equilibrio a quota 19.
Il finale è thrilling: Civitavecchia non ci sta a perdere, ri alza il suo baricentro e, a cinque dalla fine, con un devastante carrettino forza la linea rossonera marcando la meta del bonus.
Falsaperla centra i pali con la trasformazione che vale il 26-19, ma il distacco di sette punti consente al Paganica di poter giocare ancora per il pareggio.
Touche sui 22 lanciata da Lattanzio, Giordani si inserisce tra i blocchi arpionando l’ovale, Civitavecchia colta di sorpresa si espone all’affondo finalizzato in meta dalla seconda linea Tremante.
A tempo scaduto, la trasformazione di Stefano Rotellini è decisiva per il pareggio ma l’estremo di casa sporca il suo 100% cogliendo il palo sinistro dell’acca laziale.
Il fischio finale di Ruta fa calare il sipario sul match, lascia i ragazzi del Paganica sì con tanto amaro in bocca ma anche con la consapevolezza di aver dimostrato di essere giocatori, ma sopratutto uomini, di grande valore e tempra.
Qualità che, domenica prossima, saranno indispensabili per andare a fare risultato sull’ostico campo del Colleferro.

Nella foto di Marcello Spimpolo: Antonello Anitori, autore della prima meta del Paganica

image1