Opposti al Vasari Arezzo sull’innevato sintetico di Centi Colella i rossoneri di fatto regalano un tempo (il primo, chiuso sotto di 21 punti) cominciano a giocare con efficacia solo nei secondi 40 di gioco e alla fine cedono di stretta misura ai toscani (29-27) portando a casa comunque due punti classifica, frutto delle quattro mete segnate e, appunto, della sconfitta con meno di sette lunghezze di scarto.
La cronaca: non passano neanche due minuti di gioco e il Vasari Arezzo è già in vantaggio: i gialloblu toscani mettono in atto un buon avanzamento sui punti d’incontro, la rete difensiva paganichese si fa cogliere impreparata sul veloce scarico centrale verso Lavaggi bravo a trovare il varco giusto per sfondare centralmente e concludere l’azione tuffandosi in area di meta.
Dalla piazzola non trasforma l’estremo Grotti, il risultato rimane quindi fermo sul 5-0.
È invece preciso il piede di Stefano Rotellini che, al quarto di gioco, manda a bersaglio un piazzato mettendo così a referto i primi 3 punti in favore del Paganica.
I rossoneri, però, come già accaduto con Modena, non riescono a trovare la necessaria continuità nello sviluppo della manovra e prestano così il fianco alle controffensive vasariane: punto d’incontro centrale, Rupi trasmette sulla mancina trovando ancora Lavaggi pronto a bucare la linea paganichese per la seconda meta del Vasari. Grotti non trova la trasformazione, ospiti avanti per 10-3.
La marcatura subita sembra svegliare l’orgoglio di Stefano Ciampa e compagni, che aumentano il guadagno territoriale e accorciano le distanze al quarto d’ora: mischia sui 5 metri con introduzione aretina, turnover sul possesso con il numero 8 Giordani che riceve l’ovale, si stacca dal raggruppamento, attacca lo spazio e finalizza oltre la linea.
Stefano Rotellini manca l’aggancio fallendo la trasformazione, ma parziale di nuovo in equilibrio sul 10-8.
Paganica prova a continuare a prendere campo, ma non riesce a prevalere sull’ordinata linea difensiva vasariana che tiene bene e, con cinismo, al primo contrattacco, affonda ancora il colpo: azione insistita a cavallo dell’area di meta paganichese, i rossoneri dapprima reggono ma poi sono costretti a capitolare sulla percussione centrale di Guiducci.
Dalla piazzola Grotti stavolta centra i pali issando i suoi oltre il break di vantaggio sul 17-8.
Il Paganica non riesce a riorganizzarsi, continua a soffrire e, al 33′, subisce la quarta meta dell’incontro, che per il Vasari vuole invece dire bonus offensivo: fa tutto l’ala Gebbia che, dopo aver raccolto un calcio di spostamento dentro i suoi ventidue prende velocità, trova l’abbrivio giusto resistendo ad ogni tentativo di placcaggio e, dopo aver tagliato in due la metà campo paganichese con una poderosa corsa in diagonale, finalizza oltre la linea.
Grotti non trasforma, parziale sul 22-8 Arezzo.
Arezzo che continua a tenere saldamente in mano le redini del match e che segna ancora negli ultimi minuti della frazione: ovale a disposizione in uscita da mischia chiusa, offensiva orchestrata in maniera chirurgica con Lavaggi che riesce a rompere un placcaggio servendo Rupi, bravo a continuare l’avanzata andando poi in offload per Donnini al quale non resta altro da fare che tuffarsi in mezzo ai pali per fissare il 27-8.
Facile la trasformazione di Lavaggi e prima frazione in archivio con l’Arezzo avanti per 29-8.
Per i rossoneri il rischio è quello di prendere una pesante imbarcata e, invece, dall’intervallo esce un Paganica completamente trasformato.
I ragazzi di coach Sergio Rotellini giocano con ardore agonistico, cingono d’assedio i 22 vasariani e capitalizzano al 28′: punizione battuta veloce da Alfonsetti sui 5 metri, trasmissione al largo verso Alessandro Paiola che carica centralmente riceve subito il sostegno della ruck e schiaccia in meta.
Stefano Rotellini trasforma e riporta il Paganica a meno 14 sul 29-15.
Cinque giri di lancette e i rossoneri segnano ancora: ovale lavorato in uscita da raggruppamento, pregevole calcetto a scavalcare di Spagnoli raccolto sull’esterno da Alessandro Paiola che supera con astuzia il primo avversario, sprinta in campo aperto rompendo altri due tentativi di placcaggio e infine deposita in area di meta.
Ancora preciso Stefano Rotellini che centra l’acca vasariana e riporta il Paganica sotto il break sul 29-22.
Dopo un piazzato sbagliato da Lavaggi, i minuti finali vedono ancora i rossoneri in avanti alla ricerca della quarta meta, che varrebbe il bonus offensivo e la possibilità di riequilibrare il risultato: su un calcio di spostamento pressione su Grotti che perde l’ovale, veloce la trasmissione sulla mancina a trovare la superiorità numerica sfruttata da Lorenzo Zugaro che attacca la bandierina e finalizza il 29-27.
La trasformazione potrebbe dare il pareggio, ma la cavalcata in rincorsa dei rossoneri non ha lieto fine: da posizione defilata Stefano Rotellini manca i pali e il match va in archivio con il Vasari che festeggia mentre il Paganica schiuma rabbia per un approccio al match completamente sbagliato.
Ora la sosta, alla quale il Paganica arriva quarto in classifica con 6 punti: posizione che, ad oggi, varrebbe la salvezza.
Tra i rossoneri ed il traguardo finale, però, ci sono ancora sette battaglie da affrontare cominciando dal 22 febbraio, quando in Abruzzo arriverà la capolista Reno Bologna.
In vista dell’incontro con i felsinei, e dopo questo secondo ko casalingo consecutivo, l’imperativo, per Stefano Ciampa e compagni, è ritrovare compattezza e tranquillità, per tornare ad esprimersi al meglio fin da subito e non solo quando si è con l’acqua alla gola.

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