Domenica 18 Marzo, ore 14:15, il Porto Sant’Elpidio Rugby è in silenzio, negli spogliatoi.
Parla il capitano, Simone Smerilli, che dopo più di sessanta presenze con la maglia del PSE Rugby conosce bene le facce cupe e preoccupate dei compagni.
“Mancano 3 giocatori, 3 titolari che occupavano ruoli fondamentali come l’estremo, l’apertura, il centro; molti di noi oggi giocheranno una partita fuori ruolo, ma questo non può metterci paura.
Oggi siamo qui per vincere, e per farlo adotteremo un metodo semplice, che tutti noi conosciamo: avanziamo con il pallone e placchiamo senza, ma soprattutto giochiamo a testa alta, fino all’ultimo minuto”
Queste le parole che, pochi minuti prima del fischio di inizio, hanno spazzato via le paure degli elpidiensi e porteranno la squadra a disputare una delle più belle partite del campionato.
Già dai primi minuti si capisce che sarà una partita giocata sui punti di incontro e sui calci di spostamento, ed in entrambi i casi il PSE Rugby gestisce bene la situazione nonostante conceda qualche punizione di troppo agli avversari: gli avanti con i loro 800 Kilogrammi guadagnano senza troppe difficoltà le mischie a proprio favore e garantiscono sempre un’uscita pulita del pallone al mediano Lorenzo Tortoni, che conferma l’ottima prestazione della scorsa domenica; il grande lavoro dei 3/4 con i calci di spostamento, e soprattutto le touches vinte dalla seconda linea Stefano Gregori, assicurano alla squadra un netto vantaggio territoriale, che porta il PSE Rugby a realizzare i primi 3 punti della partita grazie ad una punizione su 30 mt.
I Titani di risposta incrementano il ritmo di gioco, sfruttando l’aggressività della propria mischia nei punti d’incontro, insieme ad una buona gestione dei calci in touche, portandosì così in parità a metà del primo tempo, grazie ad una punizione.
A questo punto il Porto Sant’Elpidio cambia il passo, si porta nei 22 avversari e dopo 3 fasi di gioco serrato, assistite dalle incursioni della terza centro Francesco Campanile, apre verso il 3/4 Cristian Orazi, che assicurato il pallone fra le mani si abbassa e carica la difesa avversaria avviando con il supporto corale della mischia una maul avanzante: maul che lo porterà a marcare la prima meta elpidiense ad Urbino: meta che viene trasformata e fissa il primo tempo con un punteggio di 3 a 10.
Il secondo tempo è tutto di Marco Croia che salva letteralmente dalla disfatta il Porto Sant’Elpidio, infatti in ben 3 occasioni intercetta l’ala avversaria, che bucata la linea difensiva, si ritrova però a fare i conti con i placcaggi di questo eccezionale estremo; ma i Titans non demordono e guadagnano prima la relizzazione di un calcio di punizione e successivamente una meta, che però non trasformano, portando così il punteggio a proprio favore per 11 a 10.
Mancano 10 minuti alla fine, i giocatori di entrambe le squadre sono stanchi ed al calare della lucidità aumentano falli e tensione, i Valmetauro Titans prendono a martellare la difesa degli ospiti nelle proprie 22 fino ad aprire sui 3/4: a quel punto uno sprovveduto Giovanni Citeroni esegue un placcaggio alto nei confronti del centro avversario, guadagnandosi un cartellino giallo e lasciando in 14 i propri compagni di squadra.
Ma le parole del capitano sortiscono il loro effetto, così anche in 14 il PSE Rugby alza la testa e respinge l’assalto, poi con un incredibile calcio in touche si porta a 10 metri dalla meta. La rimessa è degli avversari, tuttavia sbagliano e regalano agli elpidiensi una mischia sui 10 metri.
I 3/4 sono in posizione, le due formazioni di mischia, al comando di ingaggio dell’albitro, si scontrano nell’ultimo vero duello della partita, l’ovale esce dalla formazione elpidiense e viene aperto verso i 3/4 da Tortoni, ad afferrarlo è Giacomo Spinucci che accellera e si schianta su due difensori continuando a pestare, a testa bassa, trascinandosi tutti dietro, fino a marcare la meta che decide la partita. La meta viene trasformata e dopo pochi minuti viene fischiata la fine dell’incontro: il punteggio finale è di 11 a 17 per il Porto Sant’Elpidio Rugby.
Un elogio va in particolar modo alla prima linea ed alle ali, ovvero Papa Alessandro, Torresi Giovanni, Sforzini David, Serafini Simone e Zago Alberto, perchè, tolto il gesto di schiacciare la palla in meta, il merito della vittoria è soprattutto il loro, merito della spinta della prima linea, merito della corsa delle ali e più di ogni cosa della costanza che hanno avuto nel combattere ogni minuto dell’incontro.
In ultimo si ringrazia la squadra dei Valmetauro Titans per la correttezza in campo come per l’ottimo ed abbondante terzo tempo.