Il rugby aretino ha siglato uno storico accordo. Dopo anni di chiusure e rivalità, Arieti e Vasari hanno infatti ufficializzato una collaborazione volta alla comune crescita e ad un ulteriore sviluppo del movimento rugbystico cittadino. L’intesa, firmata dalle due società nella serata di giovedì 4 settembre, getta le basi per una condivisione di risorse tecniche e agonistiche dando così il via ad una sinergia globale che coinvolgerà le prime squadre e i settori giovanili. «Si tratta di un accordo che cercavamo ormai da qualche anno – spiega Luca Oliva, vicepresidente degli Arieti. – Siamo dunque pienamente soddisfatti perché con la nuova dirigenza del Vasari abbiamo finalmente trovato un punto d’incontro e abbiamo avviato una collaborazione che renderà ancora più forte e importante il rugby aretino». Per quanto riguarda le prime squadre sono previsti una serie di allenamenti in comune e, soprattutto, uno scambio di giocatori tra la serie C degli Arieti e la serie B del Vasari. Gli Arieti, ad esempio, potranno rinforzare la rosa che nell’ultima stagione ha dominato il campionato accogliendo alcuni atleti d’esperienza provenienti dalla serie cadetta, o alcuni giovani da valorizzare e da far crescere in un campionato senior. In cambio di questo, il Vasari potrà fare affidamento sui quei giocatori che si distingueranno in serie C e che dimostreranno di possedere le doti per disputare campionati superiori. Lo stesso discorso vale per il settore giovanile: Arieti e Vasari manterranno l’autonomia delle loro formazioni, ma andranno alla ricerca di quelle strategie per rinforzare i rispettivi vivai e per favorire la miglior crescita di tutti i loro giovani talenti. «Questo accordo – puntualizza Oliva, – si baserà su due principi: il rispetto della volontà dei singoli atleti e le esigenze tecniche delle due società. I tecnici si interfacceranno costantemente per individuare le soluzioni migliori per entrambe le realtà sportive». L’accordo tra Arieti e Vasari ha dunque una portata storica per lo sport aretino, perché profila un cambio radicale del rugby locale improntando il futuro ad una collaborazione tra società orientata verso il bene comune. Questa convinzione ha animato soprattutto la dirigenza del Vasari che ha rinnovato la propria filosofia societaria improntandola all’apertura e alla ricerca di sinergie con le realtà circostanti. «Per far crescere lo sport è necessario unire le forze e fare rete – aggiunge Francesco Santini, presidente del Vasari. – Riteniamo che sia l’ora di superare le divisioni e di pensare al bene del rugby aretino nella sua interezza: questo progetto ci ha permesso di gettare un seme che favorirà un clima di interscambio e di mutuo aiuto utile ad entrambe le società interessate».

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