“Ormai Ragusa ci sta stretta” erano state le parole pronunciate dal presidente Sartorio in conferenza stampa, a dimostrazione dell’interesse della squadra iblea a guardare oltre i confini della città.
E a dimostrazione di come le parole siano per la società iblea solo le conseguenze del lavoro svolto, ecco che due importanti novità, alle quali altre ne seguiranno a breve, sono state ufficializzate.

Il Rugby Audax Clan ha stretto un rapporto di collaborazione con le Zebre Rugby, la franchigia federale impegnata in Guinness pro 12, un importante accordo che darà ad entrambe le squadre grandi opportunità di crescita e consolidamento.

In quest’ottica tre tecnici del RAC andranno a Parma per assistere agli allenamenti della franchigia federale e aggiornarsi sulle metodiche specifiche di allenamento.

“Curiamo tanto la crescita, la formazione e l’aggiornamento del settore tecnico – afferma Paolo Sartorio, presidente del RAC – l’ accordo di collaborazione con le Zebre è per noi motivo di orgoglio oltre che uno stimolo a fare sempre meglio” .

L’accordo formalizzato dal Dirigente Roberto Manghi per le Zebre e dal DG Gianni Biazzo, prevede oltre che la formazione dei tecnici,futuri stage con i giocatori, ed altre forme di collaborazione.

Sia il Rugby Audax Clan che le Zebre Rugby trovano molto stimolante l’idea di creare maggiori occasioni di incontro tra i giovani oltre che a considerare le varie opportunità di valorizzazione del patrimonio rugbystico locale.

Soddisfazione è stata espressa anche dalla franchigia federale che per bocca del presidente Pier Luigi Bernabò ha voluto esprimere l’apprezzamento per i programmi ed in particolare per lo spirito che anima la squadra Ragusana.

”Naturalmente mi fa molto piacere che anche il Rugby Audax Clan – queste le parole del presidente Pier Luigi Bernabò – possa essere ambasciatore della nostra franchigia che, tra le varie funzioni, riteniamo possa rappresentare un punto di raccordo tra il rugby professionistico e la base”.

Ma le iniziative del RAC non si fermano qua , infatti dal 12 al 16 Ottobre, il DG Gianni Biazzo sarà a Londra, per uno stage che tra l’altro prevede la partecipazione a sedute di allenamento per ragazzi fino ai 14 anni.

“Andrò in Inghilterra a studiare l’organizzazione vedere il sistema di reclutamento ed avviamento al rugby anglosassone – afferma il DG ibleo Gianni Biazzo – in una realtà dove il rugby è ben radicato , allo stesso modo prenderò visione delle metodiche d’allenamento e delle attività svolte dai ragazzi”.

Le due società hanno dato la loro piena disponibilità ad instaurare un rapporto di collaborazione che preveda periodi di stage per i ragazzi dell ‘AUDAX ed inglesi durante i quali siano coinvolti giovani (dagli under 10 agli under 18) oltre che creare la possibilità di incontri tra tecnici delle due società, per condividere momenti di rugby ma non solo.

“Questi primi stage potranno essere un vero e proprio banco di prova per successive collaborazioni permanenti dove tecnici e atleti possano trovare le giuste condizioni per poter lavorare e crescere sia sportivamente ma soprattutto socialmente in un ambiente stimolante ed internazionale – queste le parole del presidente Paolo Sartorio – Parma e Londra rappresentano due possibilità di crescita per il nostro movimento”.

Si tratta sicuramente di forme di collaborazione finalizzata all’alto livello, un motivo di orgoglio per una società come il Rugby Audax Clan, che può vantare un settore giovanile di primaria importanza , cosi come dimostrato dai dati ufficiali sui tesseramenti , che vedono la società del presidente Sartorio, ai primi posti come tesserati a livello siciliano, oltre che dai risultati delle proprie squadre.

Un lavoro che sta dando grandi risultati ad una società che, non dimentichiamolo, ha già espresso tra gli altri, un nazionale under 19 Ciccio Failla, che attualmente si trova in Sud Africa per partecipare ad una serie di test match con i pari età springboks. Nel primo test match vinto per 44 a 41 dai nostri ragazzi, Francescoa Failla è stato autore di 7 punti, 2 trasformazioni e un calcio di punizione.

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