Domenica 7 giugno a Livorno si è svolta una manifestazione di ringraziamento in onore di Franco Mazzantini, che da 60 anni circa è l’anima del rugby livornese. Franco, padre di Matteo Mazzantini, entrambi caps della nazionale italiana, è stato giocatore nel Rugby Livorno, nel Rugby Buscaglione (poi Cus Roma) e nella squadra militare dell’Esercito a Napoli, allenatore (Rugby Livorno, Casale sul Sile e Fides Rugby Livorno) e dirigente. Ha avuto tra i suoi “ragazzi”, oltre al figlio Matteo, i nazionali Stefano Saviozzi (autore di una meta agli All Blacks), Massimo Goti, Marzio Innocenti e Andrea De Rossi, questi ultimi due anche prestigiosi Capitani della Nazionale Italiana, oltre a centinaia di ragazzi nazionali giovanili. La manifestazione si è svolta con un “flash mob” a insaputa del festeggiato, dove centinaia di giovani, giocatori da lui allenati ed ex compagni di squadra provenienti da tutta Italia hanno indossato un basco commemorativo e si sono raggruppati in appendice alle premiazioni del Memorial Bernini per rendere omaggio a Franco Mazzantini e consegnare un trofeo di ringraziamento. Il trofeo è stato consegnato da Marzio Innocenti, attuale Presidente del Comitato regionale Veneto della FIR, uno degli ex “bimbi” di Franco, alla presenza di una folla che ha intonato più volte il “grido di battaglia” tipico del Mazzantini : batàn, batàn, batàn. Una lettera di ringraziamento è stata infine letta e consegnata da Fabrizio Bernini, ex giocatore del Rugby Livorno e organizzatore dell’omonimo Memorial dedicato al figlio Alessandro, giocatore prematuramente scomparso nel 2009. La serata, che ha avuto tanti momenti di commozione e ricordi, si è conclusa con un terzo tempo nel corso del quale è stato proiettato un video con i momenti più significativi della carriera di Franco Mazzantini, alla fine del quale Franco ha regalato ai molti presenti ancora un prezioso insegnamento: nello sport e nella vita “può capitare a chiunque di piangere ma l’importante è farlo stando in piedi, con la schiena dritta”. Batàn, batàn, batàn!
