E ora? A questo punto cosa si scriverà sui giornali inglesi di domani? Scozia fuori dal Sei Nazioni? Italia fortunata! Oppure, finalmente, si glisserà il tutto e si parlerà solo di sport. Perché mi piacerebbe ricordare che il rugby, in fondo, è una disciplina sportiva e che oggi l’Italia ha fatto un’impresa importantissima in quel di Murrayfield, andando a vincere una partita su cui prima nessuno avrebbe mai scommesso. Ma in che modo è riuscita ad espugnare il tempio del rugby scozzese? Giocando e, soprattutto, dimostrando di essere una squadra “con le palle”. Andando sotto di dieci punti, per poi ribaltare il risultato con una prestazione perfetta: grande la prova della mischia e attenta quella dei trequarti, anche se la reazione del gruppo nel momento di difficoltà è il vero e proprio valore aggiunto e deve qualificare questa squadra come un gruppo in crescita; ci deve, inoltre, dare il giusto apporto di fiducia in vista delle prossime sfide. Parlando dei giocatori, invece, come si fa a non essere entusiasti delle prestazioni di Favaro, splendido placcatore, di capitan Parisse, leader mai domo, di McLean, una sicurezza nel ruolo di estremo, così come di Cittadini, a cui dovremmo tatuare la maglia azzurra addosso, senza dimenticare Biagi che se giocherà sui livelli odierni potrà diventare un giocatore di altissimo livello…e gli esordienti? Bacchin deve essere il primo centro della nazionale, così come Visentin offre grandi possibilità nel ruolo di trequarti ala, certo sono ancora acerbi, ma diamogli tempo. E le note negative? Aguero, un po’ troppo “sotto ritmo” rispetto agli altri, così come Haimona; il “mediano d’apertura” si è rivelato un po’ debole dal punto dell’approccio mentale e quel sorriso al calcio sbagliato di Allan spero proprio fosse una smorfia…
Complessivamente, concludendo, oggi abbiamo visto nuovamente l’Italia di una volta quella capace di stupire tutti, quella capace di far sognare una nazione di appassionati, quella capace di zittire un’isola intera dove il rugby è una vera e propria religione.

@davidemacor

Italia