È ufficiale: la Barton Cus Perugia retrocede in serie B. Domenica pomeriggio le dirette concorrenti alla salvezza, Primavera e Cus Roma, hanno entrambe vinto i rispettivi incontri relegando i biancorossi all’ultimo posto (scendono di categoria le ultime due classificate). Dopo tre stagioni, finisce così l’avventura in A. Era la prima volta che i perugini erano riusciti a transitare in questa serie. Palese è il dispiacere della società che, però, chiude questa stagione a testa alta tracciando un bilancio chiaro e conciso.
“Ci siamo fatti male da soli”, afferma il presidente Alessio Fioroni. “Abbiamo fatto – prosegue – tutto il contrario di quello che si doveva. Quella contro il Cus Genova è stata un’inutile vittoria, conquistata senza nemmeno quel punto di bonus che ci avrebbe permesso di sperare fino alla fine. Pazienza, i più forti, quelli che se lo sono meritato, restano in A. Lo sport non fa sconti ed è bello per questo. La mia ammirazione va a Ruggero Renetti e Matteo Giorgetti, che hanno dato una grande lezione di attaccamento ai colori e di cultura sportiva a tutti i suoi giovani compagni di squadra e concittadini. Ringrazio Alessandro Speziali e lo staff tecnico per l’onestà con cui hanno lavorato. Si chiude un ciclo, – termina Fioroni – ne verrà aperto un altro”.
I risultati dell’ultima giornata: Barton Cus Perugia – Cus Genova 21-10, Cus Roma – Prato Sesto 28-12, Primavera – Milano 31-13.
Classifica: Cus Genova 31 punti, Prato Sesto 24, Primavera 23, Milano 22, Cus Roma 20, Barton Cus Perugia 19.
UN PO’ DI STORIA – La società del Rugby Perugia è stata fondata nel 1969, anno in cui la squadra prese parte al campionato di serie C, girone F. La prima storica partita venne disputata il 26 ottobre a Segni di Roma contro gli altrettanto esordienti giovanotti della Lepini Segni e finì con un pareggio (6-6). Le cronache dell’epoca riportano, oltre al prezzo del biglietto di cento lire (per un incasso di 13.700 lire totali), i primi punti del Perugia, segnati su due calci piazzati dall’apertura Francesco Agostini. Nel corso degli anni la società dell’allora presidente Egiziano Polenzani è cresciuta molto fino ad essere promossa in serie B nella stagione 1987/88, per poi giocarsi – e perdere di misura – tre anni dopo i playoff per la A2. Successivamente, tra alterne vicende, la squadra è riuscita a togliersi importanti soddisfazioni e comunque a sopravvivere nel campionato cadetto, vivendo all’insegna di una continuità fatta di buoni piazzamenti, fino al sopraggiungere di una crisi, per così dire, generazionale, alla fine degli anni novanta, culminata con la retrocessione in C nella stagione 98/99. Perugia tornerà in B solo nel 2004 con Adrian De Giusto come allenatore. La squadra biancorossa, guidata poi dall’aquilano Evelino Aio e da Gianluca Gamboni, ha tenuto alti i colori dell’Umbria per vari anni coinvolgendo sempre più giovani grazie anche all’istituzione di un campionato interuniversitario estivo. Un consenso che ha convinto la società ad allestire una seconda squadra seniores che, ancora oggi, milita nel campionato interregionale di serie C. La stagione 2008/09, quella del quarantennale, ha visto il rientro di De Giusto al timone della prima squadra per poi essere sostituito dal nocetano Achille Ruffolo l’anno successivo. Dalla stagione 2010/11 il rugby perugino ha ingranato la quinta. La prima squadra, guidata da Andrea Tagliavento, spoletino di nascita ed inglese di formazione rugbistica, ha disputato due campionati di tutto rispetto fino ad arrivare alla storica promozione in serie A (2012/13). Nella stagione 2014/15 è subentrato come allenatore l’ex azzurro di Seven, Luca Martin, mentre nella successiva il giovane Alessandro Speziali, ex giocatore perugino.

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