Uno degli ingredienti principali dei film di cappa e spada era solitamente il torneo cavalleresco. Di solito i perfidi sceneggiatori, per incollare lo spettatore allo schermo, avevano la buona abitudine di porre di fronte all’eroe, disposto a tutto pur di conquistare la mano della bella castellana, un cavaliere ancor più agguerrito di quello appena scaraventato a terra.

Ma si sa: il percorso verso la meta è irto di difficoltà. Così, fuor di metafora, domenica (Campo Acquacalda, 14.30) toccherà al Terni Rugby – che insegue al secondo posto della graduatoria staccato di sei punti – insidiare Banca Cras Cus Siena. Il XV di Biagioli, fino ad ora, ha ammirevolmente sbalzato di sella tutti gli avversari e si potuto appuntare sul petto otto decorazioni, lasciando per strada solo quattro possibili punti di bonus. Un’inezia.

La squadra umbra è un avversario ostico che nella scorsa stagione è riuscito a sconfiggere i senesi sia all’andata (13-6) che al ritorno (5-10). Difesa aggressiva e quasi impenetrabile come una corazza, grande fisicità, sapiente gioco al piede: queste erano le armi principali di una squadra che, allenata dall’italo-argentino Di Giusto, pareva quasi una riproduzione in miniatura dei Pumas. Del resto, per oltre un secolo Terni è stata la città italiana dell’acciaio. Dopo l’unificazione il Governo, per la sua lontananza dai confini e per la ricchezza di acque della zona, aveva deciso di impiantarvi una delle più importanti fabbriche d’armi del Paese. Per questo motivo nella seconda guerra mondiale la città umbra subì più di cento bombardamenti da parte dell’aviazione alleata, che ne rasero al suolo una parte consistente.

Quest’anno, cambiata la guida tecnica, la squadra gioca un rugby più armonioso, grazie a un reparto di trequarti potente e veloce. In più può mettere in campo il tallonatore Alessio Battisti, un passato nelle giovanili azzurre e nelle squadre della Capitale, che però il coach Antonini preferisce spesso schierare come terza linea per poterlo impiegare in maniera più costruttiva nel gioco. Nelle otto giornate di campionato fin qui disputate gli umbri hanno totalizzato sei successi, un pari (a Jesi) e una sconfitta (a Firenze). Il Rugby Terni è una squadra ambiziosa che punta in alto che vanta una media di spettatori molto elevata (mediamente due-trecento) e che trasmette in tv – come il Cus Siena – tutte le sue partite sia interne che esterne sulle frequenze di una televisione locale.

I bianconeri hanno finora respinto tutti gli assalti, venendo a capo – in particolare a Jesi e Parma – di partite complicatissime, contro avversarie dirette per la promozione, soffrendo e lottando fino all’ottantesimo minuto. I meriti della squadra sono stati riconosciuti anche in sede nazionale. Il sito specializzato NPR – Non Professional Rugby ha inserito il tallonatore Pucci e la seconda linea Montarsi nel XV ideale di Serie C. Durante le feste, i dirigenti hanno constatato con piacere le poche assenze agli allenamenti condotti come al solito con piglio, competenza e dedizione da Biagioli. Tutti sanno che questi allenamenti si riveleranno decisivi nelle settimane a venire.

Domenica sarà quindi un giorno importante per il rugby senese. Ben tre gli impegni che il pessimo fondo del “Sabbione” dovrà sostenere: in mattinata l’under 16 si confronterà con i pari età  di Terni (h. 11.00); mentre nel pomeriggio dopo Banca Cras sarà il turno, alle 17.00, di Siena RC 2000 e Grosseto, per un match valevole per la serie C2 regionale. Come del resto è sempre avvenuto in questa stagione i dirigenti si attendono una larga partecipazione di appassionati. (sienafree)