Il quindicesimo round, si presenta impegnativo per il Biella Rugby che domenica ospiterà in casa Parabiago. I lombardi, hanno conquistato proprio domenica scorsa il podio più alto dopo aver affondato VII Torino, rivale più insidioso con il quale si erano visti costretti a duellare per diversi turni. Orfani dell’apertura argentina Sanchez, infortunatosi alla fine di gennaio durante l’incontro con Lecco, sembrano aver sistemato egregiamente l’assetto del XV ed essere rimasti la squadra competitiva di sempre, che dall’undicesima giornata, ha battuto, oltre ai torinesi, nell’ordine: Novara, Lecco e Sondrio. Unico scivolone, quello di Alghero, ma le trasferte sarde, è ormai noto, sono tra le più faticose e le meno prevedibili.

 

Il Biella, reduce dalla brutta prestazione di Piacenza, non pensa certo di gettare la spugna. Leccate le ferite, quelle all’orgoglio le più dolorose, ha trascorso la settimana a preparare il prossimo incontro nel modo migliore possibile. Duri allenamenti sul campo e questa sera, match amichevole a Biella contro l’Accademia di Torino. “Per prendere un po’ di confidenza” spiega l’head coach Callum McLean, che anche in questa occasione sfoggia la sua calma proverbiale e spiega: “Dobbiamo ritrovare un po’ di fuoco. Ho consigliato ai ragazzi di fare una sera analisi per vedere in quale modo, individualmente, possono migliorare e non intendo solo tecnicamente, ma come atteggiamento sul campo. In Nuova Zelanda mettiamo sempre obiettivi personali e di gruppo nella nostra vita, poi ‘step by step’, facciamo il possibile per raggiungerli. E’ quello che ho chiesto. Il campionato di serie B è evidentemente molto cambiato negli ultimi tre anni, probabilmente i tre allenamenti a settimana non sono più sufficienti, per poter essere competitivi, dobbiamo essere in grado di fare di più. Ognuno a suo modo. Arrivando a parlare di Parabiago non ho molto da aggiungere. Imposteremo un gioco basico, in modo che tutti sappiano esattamente quello che devono fare, a questo punto l’importante sarà farlo. Non sarà una partita semplice, questo è chiaro, ma venderemo cara la pelle. Non avrò grandi pretese a livello tecnico e tattico, ma chiederò il massimo dal punto di vista emotivo”.

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