Il modo migliore per chiudere un’annata ricca di soddisfazioni e di mete. Domenica sera, tutti (o quasi tutti) i 270 (!) tesserati Lions Amaranto Livorno si sono ritrovati, insieme a parenti ed amici, per la festa di stagione. Nel proprio quartier generale del campo della via della Chiesa di Salviano, i giocatori e i dirigenti delle nove (!) rappresentative amaranto (Old, Prima squadra, Under 18, Under 16, 14, 12, 10, 8 e 6) hanno dato vita ad una speciale celebrazione, con premi per tutti quanti. La kermesse è iniziata nel tardo pomeriggio, con simpatiche esibizioni di due animatori, capaci di coinvolgere con i loro favolosi giochi i tanti bambini presenti. Poi il via alle premiazioni. Il consigliere addetto agli eventi Emanuele Bertolini (il dirigente-allenatore che insieme al presidente Mauro Fraddanni fondò nel 2000 la società dei ‘Leoni’) ha chiamato, una alla volta, le squadre sul palco. Si è iniziato dagli under 6 e poi, ‘in un crescendo anagrafico’, si è giunti agli Old. Per la Prima squadra, intervento del capitano Luciano Scardino, che ha garantito come la mancata promozione in B di queste ultime tre stagioni rappresenti un ulteriore stimolo per dare la caccia al traguardo nella nuova annata: i Lions disputeranno (con ambizioni di alta classifica) nuovamente il girone interregionale di serie C (raggruppamento tosco-umbro). Dopo le premiazioni, la cena. Una bella festa, ma anche una domanda spontanea: un movimento con così tanti tesserati non meriterebbe un campo degno di tal nome, dove anche la Prima squadra, l’Under 18 e l’Under 16 possono effettuare i propri allenamenti e disputare le proprie gare ufficiali, senza chiedere ‘ospitalità’ su terreni di gioco di altri club?

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