Di Valerio Amodeo

Ancora una vittoria per la Portaportese Rugby. Neanche la Rugby Roma Club riesce a fermare la capolista. La partita, dura e aspramente combattuta è terminata sul punteggio di 15 a 12 in favore della Rugby Roma 2000, capace di arginare la Rugby Roma Club, che, fino la domenica scorsa, era stata capace di un gran recupero che l’aveva portata al terzo posto e rilanciata in chiave play-off. La sconfitta di domenica e la contemporanea vittoria del Latina sull’Anzio, allontana le speranze del terzo posto per i bianconeri, costretti ora a rincorrere con otto punti di distacco dalla seconda piazza. Al contrario, la Portaportese vincendo, vede invariato il suo vantaggio sul Latina e aumentare il divario proprio rispetto alla Rugby Roma Club, che ora è di 13 lunghezze.

Probabilmente è proprio per la differente posizione in classifica e per la necessità di risultato degli ospiti che la partita comincia subito nervosa ed è aspramente combattuta da entrambe le squadre. Nei volti della Rugby Roma Club c’è la tensione di chi si sta giocando gran parte della stagione, mentre su quelli dei padroni di casa si legge la consapevolezza di chi vuole confermare che il primo posto è ampiamente meritato. I primi punti della partita sono messi a segno dal numero 10 della Portaportese, che trasforma un calcio di punizione decretato dal Sig. Corvino, arbitro dell’incontro. La reazione della Rugby Roma Club è forte, ma il troppo nervosismo porta gli ospiti a commettere diversi errori e infrazioni, concedendo quindi punizioni e opportunità agli avversari, che trovano altri tre punti sempre con il piede della loro apertura. Il primo tempo segue alla stessa maniera, con gli ospiti volenterosi e aggressivi e i padroni di casa che arginano e pensano più a contenere che costruire. Quest’atteggiamento porta, alla mezz’ora alla meta ospite, grazie ad un buon lavoro del pack e la conseguente trasformazione vede la Rugby Roma Club portarsi in vantaggi per 7 a 6. Prima della fine del tempo però, una nuova punizione fissa il risultato del primo tempo sul 9 a 7 per i padroni di casa.

La ripresa segue l’andamento della prima frazione, con gli ospiti che aggrediscono e cercano di costruire la manovra, ma spesso in maniera nervosa e poco strutturata, affidandosi spesso al piede del loro numero dieci, e consegnando quindi il possesso agli avversari. Lo score è nuovamente mosso dall’apertura di casa, grazie ad un calcio piazzato. Poco dopo la partita è completamente riaperta da una meta di Fiorelli, numero otto della Rugby Roma Club entrato nella ripresa. La mancata trasformazione, però, fissa il risultato in parità, 12 a 12. A questo punto la partita può essere decisa da episodi. In particolare gli ospiti lamentano una metà non assegnata al mediano di mischia per decisione arbitrale. Il segno però dello scarpino sulla linea di touche è evidente e la decisione dell’arbitro sembra essere corretta. L’episodio che decide il match è, invece, la punizione messa a segno dalla Portaportese che, a sette minuti dalla fine, muove il risultato per l’ultima volta, fermandolo sul 15 a 12.

 

A differenza di ciò che siamo soliti vedere su un campo da rugby a margine di una partita, il triplice fischio arbitrale, invece di portare ai saluti e alle strette di mano, scatena un’inspiegabile e quanto mai incredibile bagarre da parte dei giocatori della squadra ospite. Infatti, mentre il capitano Amedeo Fatucci si rifiutava di dare la mano al numero 10 della Portaportese e anzi lo colpiva al volto con un pugno, il resto della squadra circondava l’arbitro per insultarlo e accusarlo di aver deciso la partita e di essere venduto. Come se non bastasse, un atleta non convocato con la divisa della Rugby Roma Club, è sceso dagli spalti, è entrato in campo e ha sputato in faccia all’arbitro, che, amareggiato ha poi abbandonato il terreno di gioco. Non paghi poi del loro comportamento signorile, alcuni ragazzi della Rugby Roma Club hanno danneggiato gli spogliatoi della Rugby Roma 2000, rompendo le cipolle delle docce e un tubo dell’acqua. Questi fatti sono di per sé riprovevoli, sconvolgenti e quanto mai vergognosi. Non mi era mai capitato di assistere a qualcosa del genere. Il dispiacere è tanto e sono convinto che questi teppisti, siano allontanati quanto prima da qualsiasi campo di rugby. Il nostro sport non merita questi atteggiamenti e queste persone. Chi si riempie la bocca con termini quali valore, gloria, storia, ma poi si comporta come un animale non è degno di calpestare un campo da rugby. I rugbisti hanno tutt’altra pasta.

 

FORMAZIONE RUGBY ROMA 2000
15 Mucci; 14 Vella; 13 Cafiero G.; 12 Volpe; 11 Cappucci F.; 10 Amodeo; 9 Massimi; 8 Chiusso; 7 Houston; 6 Allegrezza (Settepani); 5 Lavini (Coculo); 4 Napolitano; 3 Foti ( Salvioli); 2 Perissa; 1 Baffoni

a disposizione: Fatello; Flaviani; Coltellacci; Terzuoli