La Rugby Reggio Calabria torna al successo dopo il pari con la Partenope e la sconfitta di Avezzano e conquista quattro punti pesanti in chiave salvezza, portandosi a undici lunghezze di vantaggio sull’ultimo posto, che sancirà chi a fine stagione abbandonerà la categoria, e a tre di distanza dalla Capitolina che guida il girone. Con la contemporanea vittoria della Partenope ai danni del Cus Catania la classifica vede ora le prime quattro squadre racchiuse in sette punti, tanti quanti distanziano proprio gli universitari etnei dalla quarta posizione occupata dall’Avezzano, fermo per il turno di riposo: Capitolina sempre al comando con 15 punti, seguono Reggio, Partenope e Avezzano rispettivamente a 12, 10 e 8 punti, chiude il Cus a quota 1.

Nel primo tempo le marcature sono arrivate in apertura e in chiusura di frazione, solo per i gialloneri e grazie al gran lavoro del pacchetto di mischia, determinante in entrambe le occasioni: dopo appena una manciata di minuti di gioco, touche al limite dei 22 avversari, maul ben formata e avanzante, metri su metri fino in area di meta, con Cervasio che finalizza schiacciando l’ovale oltre la linea; Mitchell trasforma, 7-0 il parziale. Al quarantesimo la seconda segnatura, protagonisti ancora una volta gli avanti: mischia chiusa con introduzione Capitolina a cinque metri dalla linea di meta ospite, la prima linea giallonera ara i diretti avversari, il pack avanza e conquista il possesso dell’ovale, con Sorbara che da n.8 lo raccoglie e lo schiaccia in meta: la trasformazione di Mitchell fissa il risultato sul 14-0 con il quale si chiuderà il primo tempo. In mezzo, un primo quarto con maggior possesso e territorio in favore dei reggini che non sono però riusciti a concretizzare, qualche fase confusionaria, poi un paio di tentativi capitolini ben difesi dai gialloneri, fino alla progressione di Salayman che ha spostato il gioco nei 22 metri avversari e ha di fatto dato il via all’azione che, nonostante interrotta da un offload in avanti dei gialloneri, ha portato alla mischia dalla quale è poi scaturita la meta di Sorbara.

Come la prima frazione, anche la ripresa si apre con una marcatura pesante dei padroni di casa: rimessa laterale all’interno dei 22 capitolini, pallone fuori a sfruttare l’ampiezza del campo, avanzamento fino ai cinque metri, ruck, veloce cambio di fronte, salto d’uomo e superiorità al largo, con l’ovale che giunto nelle mani di Masuero viene depositato oltre la linea di meta; Mitchell non fallisce la trasformazione e il parziale in apertura di ripresa è di 21-0. La Capitolina non ci sta, dopo un buon break reggino prende possesso dei 22 metri gialloneri e per tre volte consecutive da rimessa laterale forma una maul che viene fatta crollare irregolarmente a pochi metri dalla linea di meta: al terzo fallo ripetuto l’arbitro non può far altro che concedere la meta tecnica in mezzo ai pali, e con la trasformazione dell’apertura Grillo gli ospiti marcano i primi punti dell’incontro e riducono il gap a due break di distanza. La Rugby Reggio risponde e grazie all’ottima pressione portata su un up and under conquista un calcio di punizione da posizione centrale all’interno dei 22: saggiamente si va per i pali, Mitchell ha il piede caldo – 100% dalla piazzola per lui -, e i padroni di casa si portano nuovamente oltre il doppio break di vantaggio, 24-7 il punteggio. E’ ora la Capitolina a rifarsi sotto e a trovare dopo pochi minuti la segnatura che riapre l’incontro: touche all’altezza dei cinque metri, maul avanzante e meta del pilone Lunedini; Grillo trasforma e porta i suoi a -10, 24-14 il parziale. I padroni di casa, nonostante un evidente calo fisico cui si contrappone la maggior freschezza di una formazione giovane come quella ospite, reggono in difesa e si rendono pericolosi in un paio di occasioni ma non riescono a marcare, e a cinque dal termine subiscono nel più beffardo dei modi la terza meta capitolina: possesso reggino al limite dei 22 avversari, l’ultimo passaggio prima di arrivare all’ala viene intercettato dall’estremo ospite Merone che si invola lungo linea e fa tutto il campo prima di accentrarsi e marcare sotto i pali gialloneri; la trasformazione è affidata al piede di Murer che non sbaglia: 24-21. Nel finale, come nel peggiore degli incubi, i reggini concedono agli ospiti un calcio di punizione in mischia chiusa da posizione piazzabile, capitan Moriggi indica i pali per tre punti che porterebbero al pareggio e sulla piazzola si porta nuovamente Murer, ma il suo calcio non centra l’H e il pubblico sugli spalti può tirare un lungo sospiro di sollievo; il gioco riprende e la Rugby Reggio recupera l’ovale, imposta un paio di pick and go per il mantenimento sicuro del possesso, il tempo diventa rosso e il pallone viene calciato fuori: al fischio finale dell’arbitro il tabellone segna Reggio Calabria 24 Capitolina 21.

Rugby Reggio Calabria – Capitolina 24 – 21

1°t
meta Cervasio, trasf Mitchell 7-0
meta Sorbara, trasf Mitchell 14-0

2°t
meta Masuero, trasf Mitchell 21-0
meta tecnica, trasf Grillo 21-7
cp Mitchell 24-7
meta Lunedini, trasf Grillo 24-14
meta Merone E., trasf Murer 24-21

Rugby Reggio Calabria
Scappatura, Imbalzano, Pedà (Khaoua), Stilo (Maesano), Masuero, Confido, Cervasio, Bercich (Sorbara), Ripepi (Salayman), Cangemi, Autelitano, Mitchell, Filardo, Gallipoli (Gattuso), Cutrupi.
A disposizione: Cannavò, Blandino.
Allenatore: Shaun Huygen

Capitolina
Conte (Lunedini), Pamphili, Di Lullo (Pratticò), Franco, Cieri (Sellani), Di Castro (Forgione), Gentile (Merone M.), Moriggi, Ascantini, Grillo, De Lorenzis (Di Nitto), Murer, Martini, De Cesaris (Cozzolino), Merone E.
Allenatore: Andrea Della Torre

Arbitro: Schilirò (Catania)
Gdl: Bevan (Messina), Pellicanò (Reggio Calabria)

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