Volti scuri, quelli della dirigenza e dei tecnici, alla fine di sabato pomeriggio scorso al Vestuti. La sconfitta ci poteva stare, ma così no. Quella che si è visto sul vecchio “centrale” salernitano ha lasciato molto amaro in bocca. Per quello che ha fatto, o meglio, che non ha fatto la squadra.

Calma, lucidità e capacità ad offendere sono terminati al 30′ del primo tempo. Per il resto, la squadra è solo un brutto ricordo, di quella ritornata con il pareggio ottenuto in casa della capolista IV Circolo BN.

Ma veniamo alla cronaca. Inizia subito la pressione degli ippocampi salernitani che al 5° del primo tempo, violano già la meta corallina. La trasformazione dà ai salernitani il primo vantaggio (7 – 0) nello score.  Ma il XV di Panariello e Stornaiuolo sembra reagire. Attacca. I risultati si vedono. Al 10° è Gaglione che regala la meta ai supporters torresi e Borrelli che trasforma pareggia (7 – 7) i conti. E’ questo il miglior periodo dei vesuviani che realizza anche una meta, purtroppo non vista dal direttore di gara. Per circa 20 minuti i torresi costringono i padroni di casa e sembrano lì lì per realizzare ancora. Ma, al 30′ nella prima azione di attacco avversaria dopo lungo tempo, per un errore di marcatura, la difesa apre un canale nella quale s’infila l’apertura avversaria realizzando la meta del nuovo sorpasso.

E qui fu Napoli … dice un vecchio detto partenopeo. Nonostante il distacco sia minimo, i biancorossoblù perdono sia lucidità sia precisione nei passaggi. Con la conseguenza di un gioco frammentato e inconcludente che va a vantaggio di chi conduce la partita.

Chi si aspetta la reazione del secondo tempo, rimane deluso. A quanto detto prima si aggiunge il nervosismo. Con punizioni a favore a pochi metri dalla meta avversaria, girateci contro dal giudice di gara per eccessive reazioni. E con la linea mediana che, non riesce a contrastare l’omologa avversaria che ha in più l’esperienza degli anni e tanti chili. Ma faremmo un errore se, buttassimo la croce solo su alcuni. Quando si vince a rugby, si vince insieme.

Questa frase la possiamo girare al contrario. In tutto questo, un secondo tempo brutto. Caratterizzato solo dagli errori e dai falli che danno allo score salernitano altri 6 punti, ma nessuna capacità di reazione convinta.

Se si vuole fare un salto di qualità, indipendentemente dalla vittoria o meno, lo si deve volere. In campo e fuori. In ogni momento. Cercando di andare oltre i propri limiti.

Questo significa crescere. “Crediamo e speriamo che questa sia stata una parentesi” dicono i tecnici a fine partita. La riprova è dietro l’angolo. Domenica prossima andremo a far visita all’Amatori Napoli. “E vogliamo sia … tutt’altra partita.”

A margine dell’attività seniores i continui progressi della femminile che, nell’ambito della Coppa Italia in quel di Santa Maria Capua Vetere, pur sconfitte, hanno fatto bella figura sia con le padrone di casa che con il Lecce. Più impari il confronto con le atlete beneventane, militanti in serie A. Ma nessuna paura, le piccole rugbiste crescono.

Ferma l’Under 20, è amichevole per l’under 16. Il risultato 47 a 0 per i corallini fa ben sperare. Ma l’impegno va messo sempre.