Finalmente la squadra che ci piace. Il rugby è un gioco democratico, c’è posto per tutti, ognuno ha un suo ruolo, e quest’oggi tutti hanno recitato egregiamente la parte che il proprio  ruolo gli imponeva. Gli avanti e i trequarti, la regia, l’attacco e la difesa hanno recitato sul palco del Liguori  una commedia da oscar. Battaglia doveva essere e battaglia è stata, cruenta, dura, maschia, persino un po’ fallosa, ma così doveva essere giocata è così è stata giocata. Il carico di lavoro è pesato quasi tutto sulle spalle degli avanti, ben sostenuti,  però, dai trequarti che con placcaggi e ripartenze, hanno dato respiro all’attacco, che in decine e decine di mischie chiuse e mischie aperte, maul ,ruck e touche hanno portato e tenuto il pallone nella metà campo avversaria. La partita comincia puntuale alle 15 e 30. Le squadre impiegano i primi minuti per studiarsi,  l’amatori comincia la percussione fin dall’inizio, portando pressione nei 22 metri dell’avversario, che commettono molti falli per arginare le avanzate coralline. All’11 l’arbitro fischia una punizione che il Torre decide di sfruttare con un calcio piazzato. Dal conetto Ottavio Borrelli trasforma per il 3 a 0. Il IV circolo reagisce con foga e lancia l suoi attaccanti all’assalto della fortezza torrese: è un susseguirsi di ali e di trequarti che sfrecciano nella nostra area, da tutte le parti, e al 18’ vanno in meta, che non viene trasformata, 5 a 3 per i Sanniti. Tutto qui, il IV circolo ha esaurito con questa azione tutto il suo potenziale offensivo, dopo gli abbiamo preso le misure e lo abbiamo bloccato, o forse loro avevano più preoccupazione  di arginare la pressione che portavano i nostri avanti, o forse tutte e 2 le cose: il nostro attacco cercava di sfondare e la nostra difesa annullava l’avanzata avversaria, rilanciando in attacco, i vari Gian Marco, Enzo Russo, Silvio. Da questa percussione iniziata dopo il vantaggio Sannita, scaturisce al 24’ una situazione un po strana a decifrarsi, difatti i nostri stavano andando in meta e l’arbitro li ferma per assegnargli una punizione, ma poi cambia opinione e la assegna a favore degli ospiti. Ricomincia daccapo la pressione Torrese: mischie, calci in avanti, touche, finchè al 28’ l’arbitro ci assegna una punizione , che i coach decidono di trasformare. Dal conetto Ottavio Borrelli sbaglia, ma ci sembra buona. Ricominciamo tutto daccapo con il pacchetto di mischia schiacciasassi – formato da D Raiola, R. Sangiovanni, V. Orecchio, I. Romano, A. Miele, E.Russo,  D. Calabrese e A. Annunziata – che macina il gioco, mischie potenti, ruck, touche veloci, maul dinamiche e… la solita punizione. Al 37’ trasforma Ottavio Borrelli, 6 a 5, fischio dell’arbitro e si va al riposo. Bella partita, bello il tempo, è tornato il sereno dopo la tempesta, gradinate dello stadio gremite come non mai, alle 13,00 c’è stato una sessione di coppa Italia femminile e le ragazze si sono trattenute- salernitane, sammaritane e torresi tutte a tifare per noi- si vedono delle facce nuove, soprattutto si rivedono delle belle facce vecchie che non vedevamo da tempo. Ore 16,17 inizia il secondo tempo, pieno di belle sorprese. Al 2’ le prime sostituzioni: dentro Gino Scarpato, vecchia gloria torrese, e Gianluca Di Gennaro, fuori, tra gli applausi,  Daniele RD e A. Miele. Sinceramente mi prende un po’ di paura, uno come Antonio non lo avrei mai tolto, e per Gino poi, che non gioca da molto tempo, e così è con Daniele RD, che non avrei mai tolto in cambio di Gianluca molto giovane, con poca esperienza, ma tant’è in campo comanda il coach, ed evidentemente lui sa quello che fa, perché nel mio immaginario, fatto di prima squadra e di riserve, il posto dei nuovi arrivati è quello in panchina, entrano solo se uno si infortuna, mentre la VISIONE strategica dei coach indicava chiaramente quei 2 in formazione. E’ stata, lo confesso, una bella sorpresa, Gino ha dato più peso e spessore al pacchetto di mischia, Gianluca più movimento e dinamicità agli avanti. E così schierati ricomincia la battaglia, epica, forte, maschia, dura, e anche un po’ violenta: all’8’ l’arbitro manda fuori un Beneventano,  2 minuti dopo, al 10’ viene espulso il capitano corallino, Raffaele Filiberto Sangiovanni, per un probabile calcio a un Sannita a terra. Rimaniamo così per tutto il secondo tempo  in 14 e a 10 minuti dalla fine in 13 per un’altra espulsione. Ma andiamo con ordine, siamo ormai abituati a cominciare i periodi sempre allo stesso modo, quindi: mischie, ruck, touche, maul e…. meta, al 18’ guarda un po’ chi ti va a fare meta, Gianluca Di Gennaro, figlio di tanto padre, Franco, assistente coach della prima squadra. Ottavio trasforma dal conetto, 13 a 5. Al 14’ effettuiamo  un’altra sostituzione, esce tra gli applausi l’altro Daniele, Calabrese, figlio di Pietro, dirigente della società, ed entra Raffaele Di Donna, a sostituire il capitano e tallonatore espulso. Si ricomincia, solito lavoro degli avanti, a premere nell’area avversaria, solito sfrecciare dei veloci e prestanti Sanniti nella nostra area e solito argine, con relativa ripartenza dei nostri trequarti. Mimmo e Francesco Festevole, hanno distribuito decine e decine di palle ai flankers, impostando una regia all’altezza dello spettacolo che si stava recitando sul palcoscenico del Liguori. AL 27’ un calcio piazzato del solito Ottavio porta il risultato sul 16 a 5. Al 40 l’arbitro manda fuori I. Romano, siamo in 13, contro 15, a tempo scaduto con 5 minuti ancora di recupero. La solita mischia produce proprio al 45’ la meta definitiva, di Gian Marco Barbato,  a sancire una vittoria meritata e conquistata con sudore. Il risultato dimostra che la squadra è adeguata per un livello superiore e i giocatori hanno saputo dare le giuste risposte a un ambiente un po’ preoccupato per  la posizione occupata in classifica. I coach sicuramente contenti e soddisfatti della superba prestazione della squadra non hanno potuto rilasciare dichiarazioni, perché la folla ha invaso il campo di gioco per congratularsi della vittoria e del magnifico spettacolo. Il titolo di Man of the match lo meriterebbero tutti, ma ne devo mettere uno solo, e ad avviso di chi scrive, Ottavio Borrelli è stato fondamentale per i punti portati, oggi era in stato di grazia e ha realizzato molto, provate solo a immaginare cosa sarebbe successo, se avesse sbagliato fin dall’inizio a calciare, influendo sul morale prima e sulla prestazione  di qualcuno, in primis sua, poi. Bella giornata di rugby, ne avevamo avuto le avvisaglie ieri con i ruggiti del Collana.