Mettiamo in cascina due punti, scaliamo la classifica raggiungendo il Perugia al terzo posto ma il pareggio sa di fiele. Troppi punti lasciati sul campo e Primavera Roma, capolista nella pool retrocessione, resta imbattuta (16-16). Un gioco nervoso, una squadra che mette a fuoco il suo obiettivo solo alla fine del primo tempo, tanti errori individuali si traducono in una partita sofferta. Il cartellino giallo resta in tasca, nonostante il placcaggio al collo che ferma la corsa di Caldiroli verso la meta. I romani provano a distaccarsi prima con un calcio tra i pali, poi con una meta ma i biancorossi li inseguono. Andy Stead ci crede più di tutti e va in meta chiudendo in parità il primo tempo (8-8). Tanti calci, poche idee. L’ovale rotola ma ASR non lo cattura e non approfitta di un clamoroso errore degli avversari, lasciando sul campo l’occasione di portare a casa la partita. Pegoraro ci mette testa e cuore e riporta ASR in vantaggio (16-11) ma non basta, pochi secondi prima del fischio i gialloblu vanno in meta. Serve carattere, come quello dimostrato oggi da Seba Dragoni, ‘man of the match’ secondo il pubblico biancorosso del Curioni.
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